Rossi, dalle stelle alle stalle

Primo sul bagnato, ultimo sull'asciutto delle MotoGP: "i punti di forza si trasformano in deboli"


La Desmosedici con Valentino (nella foto con il pluriiridato John Surtees) in sella ha di nuovo mostrato le sue due facce a Silverstone: capoclassifica sul bagnato, fanalino di coda sull’asciutto. “E’ incredibile. I nostri punti di forza sul bagnato diventano quelli deboli sull’asciutto e viceversa. Molto probabilmente non è un caso, ma se mi chiedete il motivo non lo so” ammette Rossi dopo una giornata che l’ha visto passare dalle stelle alle stalle. La doccia fredda l’ha avuta quando è spuntato il sole, quando i 77 millesimi di vantaggio dal compagno di squadra si sono trasformati più di un secondo e mezzo di ritardo. “Nicky e Barbera sono andati bene, domani dobbiamo svegliarci e avvicinarli” detta gli obiettivi Valentino.

Il Dottore si prende le sue colpe: “devo riuscire a migliorare anch’io, ci sono tre curve cieche dove bisogna staccare e impostare la curva a memoria – spiega – Se sbagli la traiettoria perdi molto, anche perché si arriva veloci. Per questo è stata utile la seconda sessione sull’asciutto, sono ancora a corto di chilometri su questo circuito”. Anche l’assetto però ha margini di miglioramento “soprattutto dall’uscita della curva 9, nell’accelerazione che porta alla successiva, non riesco a tenere la ruota anteriore attaccata a terra. Rispetto ad Hayden perdo 6 decimi in 500 metri”. Le indicazioni sono state raccolte e “sappiamo in quale direzione muoverci” aggiunge Vale, anche “sbirciando” nel box a fianco. “Nei test di Barcellona e Aragon abbiamo provato un diverso bilanciamento dei pesi, un set up che in Ducati hanno individuato analizzando tutti i dati raccolti. Nicky ha poi fatto delle ulteriori modifiche – spiega – domani le proverò”.

Non si lascia abbattere il campionissimo e cerca di pensare positivo. “Sul bagnato l’anno scorso su questa pista eravamo stati molto lenti – ricorda - ora ho la sicurezza che se pioverà saremo competitivi”. Se invece il meteo sarà clemente bisognerà rimboccarsi le maniche perché “la pista mi piace veramente tanto, è larga, veloce e molto tecnica – afferma Rossi – Il nuovo asfalto poi ha migliorato le parti più critiche, anche se non li ha resi ancora perfetti”. Non sarà facile risalire la china ma Rossi è pronto a raccogliere la sfida. “In fondo siamo solo a poco più di due secondi dal primo, meglio rispetto al 2011” sdrammatizza con una battuta.

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