Cadalora: Rossi e Ducati? Vicolo cieco

"Vale è straordinario, ma ha troppa esperienza su moto giapponesi"

Cadalora: Rossi e Ducati? Vicolo cieco

Sono passati 20 anni da quando Luca Cadalora vinse l'ultimo dei suoi 3 titoli mondiali (due in 250 ed uno in 125). Le "sue" due tempi non esistono più, così come le categorie che lo hanno consacrato campione, ma il modenese non ha perso la passione per il mondo delle corse e continua a seguire con attenzione i suoi protagonisti. Tra questi, Casey Stoner si è chiamato fuori guardando con un pizzico di nostalgia proprio alle gare che Cadalora ha vissuto in prima persona.

"Uno deve fare quello che si sente: se non si diverte più è giusto che vada a casa – ha detto l'ex-pilota, ospite a sorpresa alla presentazione della collezione Yamaha Poggi – Non ha senso fare delle forzature in questo sport. Poi bisogna considerare anche la sua provenienza. Il 'bush' australiano è un ambiente particolare, molto diverso dai paddock della MotoGP. Probabilmente tende a farti sviluppare un carattere più riservato".

Complice anche l'ascesa di un'icona come Valentino Rossi, la MotoGP ha incrementato esponenzialmente visibilità e comunicazione dai tempi di Cadalora. Tuttavia, alcuni piloti stentano a conciliare il lato sportivo con quello mediatico.

"Ho sempre amato le corse, ma capisco particolarmente Casey perché anch'io subivo molto il contorno – ha aggiunto – Le nuove generazioni invece, soprattutto con Valentino Rossi, hanno spesso saputo usare i media a proprio vantaggio. Stoner mi è sempre sembrato un eccezione, probabilmente avvertiva molto il peso di questa cosa. Comunque è ancora giovane. Se gli tornasse la voglia, non credo avrebbe difficoltà a trovare qualcuno disposto a dargli una possibilità".

Chi invece non sembra stancarsi della MotoGP è Valentino Rossi, che ha dichiarato più volte di partecipare al motomondiale almeno per altri due anni. Dopo l'annuncio del rinnovo di Lorenzo con Yamaha, Rossi ha preso tempo. Secondo Cadalora però, il matrimonio tra la Ducati ed il biondo di Tavullia andrebbe sciolto.

"Valentino rimane un pilota straordinario. Quello tra lui e Ducati però è un rapporto difficile, e non credo possa nascerne nulla di buono. Con questo non voglio assolutamente dire che la Ducati sia una moto da buttare. Però secondo me le servirebbe un pilota che non abbia alle sue spalle una lunga esperienza su moto fondamentalmente diverse come Honda e Yamaha. Ho la sensazione che uno come Iannone potrebbe fare bene".

Un altro italiano ancora incerto sulla propria sistemazione per il prossimo anno è Andrea Dovizioso. Il forlivese non ha fatto mistero di volere una Yamaha ufficiale, e i risultati ottenuti finora in sella alla M1 del team Tech3 lo hanno avvicinato progressivamente al traguardo.

"Mi fa molto piacere vedere Dovizioso così competitivo. Ho sempre pensato che la Yamaha si addicesse particolarmente alle sue caratteristiche, e non dimentichiamo che ancora non ha un trattamento da pilota ufficiale. Può fare ancora meglio in futuro".



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