Rossi uomo-mercato fra Ducati e Honda

Dopo la firma di Lorenzo Valentino è diventato la pedina più importante

Share


Il campionato MotoGP non ha ancora raggiunto il giro di boa eppure tutti gli sguardi sono rivolti già verso il 2013. La “colpa” è stata di Casey Stoner che a Le Mans ha deciso, prendendo tutti in contropiede, di annunciare il suo ritiro a fine stagione. La conseguenza è stata che in Francia si è aperto ufficialmente il mercato piloti, con Jorge Lorenzo nel ruolo delle star, voluto da tutti. Il maiorchino ha giocato le proprie carte: si è messo intorno a un tavolo a discutere coi vertici Yamaha e contemporaneamente ha mandato il suo manager in esplorazione a casa Honda. Non ci ha messo tanto a decidere e a chiudere la partita, rimarrà dov’è e ne ha già dato l’annuncio. Avrà la mente sgombra per le gare e per mettere di nuovo il numero 1 sulla carena della sua M1 e tutte le altre case dovranno correre ai ripari, ora che il pezzo più pregiato è preso.

ROSSI FRA ITALIA E GIAPPONE - Con Lorenzo fuori dai giochi i riflettori si accendono su Valentino Rossi, per lui le porte per un ritorno in Yamaha si sono se non definitivamente chiuse, un po' complicate e forse questa è la notizia più brutta per il Dottore. L’opzione Honda per lui non è così certa, Shuhei Nakamoto, vice presidente esecutivo di HRC, ha più volte ripetuto di non escludere un ritorno dell’italiano sotto l’ala dorata, ma ha anche specificato che difficilmente potrebbe essere nella squadra ufficiale, più probabile in una satellite. Il manager giapponese forse sperava in Lorenzo con i colori HRC e adesso le cose potrebbero cambiare. Quando però Rossi guardava al Sol Levante per il 2013 i suoi occhi erano indirizzati a Iwata più che a Tokyo e difficilmente potrebbe accettare di correre in un team “privato”.

Valentino RossiDucati inoltre non può lasciarselo scappare: una squadra al vertice ha bisogno di un pilota di punta e Valentino è l’unico sul mercato. Se lo perdesse la sua presenza nel motomondiale sarebbe facilmente ridimensionata, come le possibilità di vittoria. Non è però un mero fattore economico quello che potrebbe spingere il nove volte campione del mondo a rimanere alla corte bolognese. Il Dottore non ha più molti anni di carriera davanti a sé, due massimo tre dopo questa stagione, e vorrebbe chiudere in bellezza. Riuscire a fare diventare la Desmosedici nuovamente competitiva e vincere sarebbe la classica ciliegina sulla torta. “Ho guadagnato tanto negli scorsi anni, c’è margine nelle trattative” ha detto a Barcellona con un sorriso, ma questo non vuol dire che non parlasse seriamente. In questo momento quelle che gli interessano di più sono le garanzie tecniche rispetto a quelle economiche, la sicurezza di potere lottare per il podio costantemente. La data decisiva sarà il 29 luglio, quando nel GP di Laguna Seca la Ducati porterà le importanti evoluzioni promesse da Preziosi. Facilmente Rossi aspetterà fino a quel momento, poi farà la sua mossa.

Marc MarquezDUE SPAGNOLI PER LA HONDA - Ha più fretta Honda, che perso il suo campione e si sta guardando intorno alla ricerca di un sostituto. La priorità sembra essere Pedrosa, pilota talentuoso ma che in MotoGP non è mai riuscito a vincere un titolo. Dani rimarrebbe volentieri nel team HRC e difficilmente si imbarcherebbe in un’avventura con Ducati. Al suo fianco potrebbe arrivare Marquez, predestinato alla classe regina e forte dello sponsor Repsol. Il regolamento non lo permette, in quanto debuttante non può essere iscritto in una squadra ufficiale, ma Honda sta facendo più di una pressione per cambiarlo. In questo caso la squadra ufficiale sarebbe formata da una coppia di spagnoli, possibilità gradita allo sponsor ma meno in Giappone. Se invece la “rookie rule” non fosse cestinata, la soluzione sarebbe ancora più complicata. Un’alternativa sarebbe promuovere Bradl, il tedesco sta affrontando con maturità il suo ingresso fra i grandi me è difficile prevedere quale possa essere la sua crescita in un anno, oppure si potrebbe puntare su Bautista, ma rimarrebbe il solito problema del passaporto spagnolo. Del resto Pedrosa non è stato scartato ed a tutt'oggi rimane la pedina più importante per non smantellare la squadra del tutto. Ci potrebbe dunque stare una accoppiata Pedrosa-Rossi. Anche se i in Spagna i media sperano nell’accoppiata Marquez-Rossi, che accontenterebbe tutti sulla carta, ma forse non il Dottore.

Andrea DoviziosoLA SECONDA SELLA YAMAHA – Rimane ancora un posto libero: quello a fianco di Lorenzo. Spies sta deludendo e la riconferma non è così certa, soprattutto perché alle sua spalle spingono Crutchlow e Dovizioso. L’italiano ha espresso a chiare lettere il desiderio di volere una moto ufficiale il prossimo anno e la prima scelta è la M1, ma non esclude altre alternative. Se Rossi lasciasse Borgo Panigale, Andrea potrebbe essere un alternativa: giovane, con grande esperienza e apprezzate doti di collaudatore. Ma anche se Valentino rimanesse non sarebbe una mossa sbagliata affiancarglielo, anche se in Ducati sono contentissimi di Nicky Hayden, vero e proprio uomo-squadra.

Nel puzzle della MotoGP 2013 solo una tessera è andata al suo posto, tutte le altre sono sparse sul tavolo.

__

Articoli che potrebbero interessarti