Baz "Il risultato non mi sorprende"

Il giovane francese (quinto) convinto delle sue possibilità e punta (almeno) alla Superpole

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Tom Sykes si è... spento (decimo tempo) ma la Kawasaki non è sparita dai quartieri alti della classifica. Merito di Loris Baz, 19enne di Sallanches che per la terza volta (e almeno fino al termine della stagione) sostituisce l'infortunato Joan Lascorz.

Chi è costui? Ex crossista, nel 2008 debuttò nell'Europeo Superstock 600 vincendo il titolo al primo colpo. Sarebbe stato subito pronto per una grande marca ma gli addetti ai lavori della SBK non sono molto svegli. Così nelle stagioni successive Loris, grande tifoso dell'omonimo Capirossi tanto da preferire lo stesso #65, ha rischiato di perdersi. Lo scorso anno si era arrangiato nel campionato britannico Superbike ma la salvezza è stata la chiamata dell'ex pilota Adrien Morillas che lo ha inserito nel team Superstock appoggiato da Kawasaki Francia e dalla FFM, la federmoto transalpina. La sfortuna di Lascorz gli ha spalancato le porte della serie A.

- Loris, ti rendi conto di cos'hai fatto?

“Beh, io sapevo che sarei andato forte con la Kawasaki ufficiale. A Donington era la prima volta, ho preso le misure. In America non conoscevo la pista, sono partito da zero ma non ero lontanissimo dagli altri. Qui a Misano sono partito aggredendo la pista e il risultato sorprende tanti, ma non me.”

Loris Baz- Sei alto 193cm e pesi 75 chili, quindi sei molto più grande di Tom Sykes. Come hai adattato la Kawasaki?

“Abbiamo dovuto lavorare un po' sulla posizione di guida, la mia ZX-10R è più carica sul posteriore ma in definitiva non ho fatto aggiustamenti radicali, per esempio la geometria della moto è uguale a quella di Sykes.”

- Sykes ha fatto un primo scorcio di Mondiale da fenomeno. Ma tu qui sei davanti, come lo spieghi?

“Tom ha una guida particolare, su alcuni circuiti è estremamente efficace, su altri paga dazio. Misano non va aggredito altrimenti il tempo non esce.”

- Che impressione fa stare coi grandi?

“Bella. Io ho qualche difficoltà a guidare la Superstock perchè non riesco ad andare al limite con le gomme scolpite. Con le slick mi trovo molto meglio e con lo stesso impegno riesco ad andare più forte. Ho fatto qualche giro dietro Biaggi, ho studiato le sue traiettorie. Guida talmente bene che è stato un piacere seguirlo. E ho imparato tanto.”

- E adesso?

“Intanto spero di entrare in Superpole. Se ci riesco vedrò di superare il primo scoglio e poi magari entrare nella SP3. Confermare il settimo posto in griglia mi andrebbe benissimo.”

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