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E’ mancato solo un giro a Valentino Rossi, sia per percorrere esattamente il triplo della distanza di un Gran Premio ad Aragon che per migliorare il suo tempo. Tutto era pronto ai box, la gomma morbida tenuta per il giro buono e il suo polso. Si è messa di mezzo la sfortuna, un filo della centralina rotto “che mi ha fatto perdere un quarto d’ora, qualche decimo avrei potuto toglierlo” ha spiegato. Così ha concluso la giornata di test con il miglior crono 1’50”369, realizzato al 78° e ultimo giro, circa 4 decimi peggio del tempo in qualifica dello scorso anno e 1”182 più lento di quello di Lorenzo oggi. Il Dottore però è soddisfatto “sono contento di come è andata – ha detto - Abbiamo cercato di trovare il set up giusto, ma non avevamo troppe cose da provare così ci siamo concentrati soprattutto sull’elettronica e abbiamo lavorato sulle gomme, un lavoro che ci servirà quando torneremo qui a settembre per il Gran Premio. Il bilancio è positivo, anche se non abbiamo fatto in tempo a provare di nuovo il forcellone in alluminio”.
Aragon non è un tracciato che Valentino ama particolarmente e ha messo a frutto la giornata anche per imparare a conoscerlo meglio. “Ho girato molto anche per questo motivo, perché in questa negli ultimi due anni non sono mai andato bene – ha confermato il pilota di Tavullia, che nella pista spagnola ha come miglior risultato il 6° posto del 2010 - Quindi volevo scoprire i suoi ultimi segreti”.
Due posizioni davanti al compagno di squadra, 6° dietro alla Ducati satellite di Barbera, ha concluso i test Nicky Hayden. L’americano ha completato 66 tornate con il miglior tempo di 1’50”204. “Non avremmo potuto sperare in un meteo migliore di quello che abbiamo trovato oggi qui – ha affermato Kentucky Kid - Era caldo ma la temperatura non era insopportabile e ci ha permesso di fare un buon lavoro. La giornata è iniziata bene, siamo riusciti a trovare subito delle cose positive. Nel pomeriggio abbiamo provato alcune modifiche più sostanziose ma non siamo riusciti ad andare più forte. Ci sarebbe piaciuto essere un po’ più vicini ali primi ma abbiamo comunque raccolto delle informazioni valide e, mettendo insieme tutto, speriamo di fare un passo in avanti la prossima volta”.
