Lorenzo: faccio il pilota non il manager

Ieri Jorge Lorenzo ha detto di avere molti bei ricordi sulla pista di Montmelò, riferendosi alle sue 4 vittorie in 250 e MotoGP, e oggi ha dimostrato di volerne aggiungere un altro all’archivio domenica. Il miglior tempo nelle libere, sotto il record del circuito gli permette di guardare con fiducia alle qualifiche e alla gara. Il maiorchino ha sfruttato al meglio la gomma morbida e “tutto è andato bene oggi, dobbiamo solo mettere a punto qualche dettaglio. Soprattutto la fase di frenata, per migliorare l’entrata in curva”. Qualche particolare, tenendo un occhio fisso su Stoner che non vuole sottovalutare dopo il 10° tempo del pomeriggio. “Questa mattina era in testa e può esserlo anche domani – sottolinea – In questo sport può cambiare tutto da un giorno all’altro, basta un attimo per essere in testa o in fondo alla classifica”.

Lorenzo non sembra comunque patire la pressione che deriva da essere al centro di tutte le trattative di mercato per la prossima stagione. “Valgo di più di un anno fa? Non è una brutta sensazione – risponde sorridendo – Il ritiro di Casey hanno fatto alzare le mie quotazione, ma anche i miei risultati hanno influito”. Jorge continua a giurare amore eterno alla Yamaha, “sono i primi che mi hanno dato fiducia e con loro mi trovo benissimo”, ma non smentisce di avere avuto un’offerta dalla Honda. “Queste cose dovete chiederle al mio manager, io mi limito a guidare – schiva la domanda – Certo sarei curioso di guidarla, certamente è diversa dalla M1 ma in fondo hanno entrambe due ruote e un motore”. Come anche la Ducati, con cui però nega di avere avuto qualsiasi contatto, “non ci siamo mai sentiti”. Al ritiro invece non pensa ancora: “io in questo ambiente mi diverto – afferma – Ci sono dei giorni in cui hai voglia di fare altro, ma nella vita capita in tutte le cose, ma in generale mi trovo bene e le motivazioni per continuare non mi mancano”. Soprattutto quando vince.