Rossi: i tempi non dicono la verità

Dopo il 12° posto nelle libere: "ci manca trazione e non ho usato la gomma morbida"


Alla fine del secondo turno di prove Valentino Rossi è vicino a Casey Stoner, ma a differenza della gara di due settimane fa a le Mans in gioco non c’è il podio, ma la parte bassa della classifica delle MotoGP. Nella mattina il Dottore aveva finito 11°, peggio il pomeriggio, 12° fanalino di coda dei prototipi. L’australiano invece dopo il miglior tempo nella prima sessione è scivolato in 10ª posizione. Dopo lo champagne francese, il primo sapore che gli riserva la Spagna è quello di un vinello annacquato, simile a quello che si era dovuto sorbire nelle prime gare della stagione. “Non penso di essere tornato così indietro” rassicura Valentino, anche se ammette che “oggi è andata abbastanza male”. I tempi però non sono specchio fedele della realtà perché “nel secondo turno non ho usato la gomma morbida al posteriore, come hanno fatto la maggior parte degli altri piloti – spiega – Con la copertura più soffice qualche decimo avrei potuto toglierlo e sicuramente essere più avanti. Non penso comunque che si possa usare in gara, per questo ho preferito concentrarmi sull’altra opzione”.

Qual è il problema più grosso?

La mancanza di grip al posteriore, la gomma scivola molto e perdo tanto in accelerazione”.

Soluzioni possibili?

Qualcosa abbiamo già provato nel pomeriggio, ma le modifiche mandavano in crisi l’anteriore. Perdevo completamente confidenza, non riuscivo ad entrare in curva ed ero ancora più lento. A fine turno siamo tornati sui nostri passi e almeno sono riuscito a essere più costante sul passo”.

La nuova elettronica non aiuta?

Va bene, rende la moto più facile da guidare ma su questa pista quello che ci manca è il grip meccanico. L’elettronica può fare poco”.

La causa può essere il nuovo forcellone in alluminio?

Non lo so, ma domani non escludo di fare un confronto con il vecchio in carbonio, ma è difficile avere certezze in turni da soli 40 minuti, saranno più utili i test della prossima settimana quando avremo maggior tempo. Non penso sia un problema di materiale. Il fatto è che al Mugello il forcellone mi aveva dato vantaggi soprattutto in entrata di curva, mentre qui non ho ritrovato le stesse sensazioni”.

Sei preoccupato per domani?

Sinceramente un po’ sì. Dobbiamo cercare di migliorare il posteriore senza avere ripercussione all’anteriore, speriamo di riuscirci”.

Honda e Yamaha hanno già migliorato i tempi dell’anno scorso, merito anche della pista?

La prima è andata meglio questa mattina con temperature più basse, la seconda al contrario nel pomeriggio e la pista è migliore come grip rispetto al 2011, ma non so cosa significhi. Diciamo che sono più interessato a migliorare i miei di tempi rispetto a guardare quelli degli altri”.

Per il prossimo anno si parla di passare alla moto unica, cosa ne pensi?

Assolutamente non è una buona idea”.

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