Per la KTM, Superbike in salita

Nelle gare di Campionato AMA, si è vista la KTM ufficiale che non ha brillato

Nello schieramento del Campionato Mondiale Superbike manca, forse, una sola Marca tra quelle presenti nel segmento delle Supersportive, la KTM.

La Casa austriaca aveva presentato la sua RC8R facendo capire che sarebbe stato possibile un suo arrivo nel mondiale delle "derivate di serie".

Dopo un primo assaggio - poco convinto e soprattutto poco incisivo - nella FIM Cup Superstock, dove comunque la sua bicilindrica nella prima versione aveva fatto intravedere un qualche potenziale, frenato dalla scarsa competitività dei piloti, la KTM aveva deciso di impegnarsi in una fase intermedia partecipando all'IDM.

Nel Campionato tedesco la Casa austriaca era scesa in prima persona e i risultati non sono mancati: terzo posto con Bauer e vittoria del titolo Marche nel 2010, vittoria del titolo Piloti, sempre con Bauer, e secondo posto tra le Marche (alle spalle della BMW) nel 2011.

Poi la decisione del management di impegnarsi nel mondiale Moto3, dove la monocilindrica austriaca è in testa al Campionato dopo quattro gare con il tedesco di origini italiane Sandro Cortese, vincitore della gara dell'Estoril.

Nel frattempo è stata annunciata anche una presenza diretta nel Campionato AMA Superbike, dove è sceso in pista Stefan Nebel, il pilota che conosce perfettamente la RC8R, partecipando sinora alla sola gara di Sonoma. Due dodicesimi posti per lui.

L'americano Chris Filmore (nella foto) partecipa, invece, regolarmente al Campionato dove ha conquistato un quinto posto a Sonoma come miglior risultato. Il problema è che, quasi sempre, la bicilindrica "made in Austria" è stata preceduta dalla EBR1190RS, la moto che Eric Buell ha costruito dopo che la Harley Davidson ha deciso di chiudere il marchio Buell. Geoff May con la moto americana è salito sul podio a Sonoma ed oggi occupa il sesto posto nel Campionato AMA Superbike.

Molto potrebbe dipendere dal valore dei piloti ma è un peccato che i dirigenti della Casa di Matthinghofen non credano fino in fondo alla destinazione sportiva di una moto dal buon potenziale. Forse basterebbero una squadra all'altezza della situazione - per evitare errori come quelli fatti all'inizio dalla BMW nel Mondiale Superbike - e un reparto corse dedicato per far fare alla moto arancione il salto di qualità.

Chissà se ora, con la certezza che fino al 2015 i regolamenti SBK non cambieranno, qualcosa non muti nella strategia della KTM? Sarebbe bello vedere dell'arancione nello schieramento del mondiale.


Articoli che potrebbero interessarti