La velocità non basta ad Aprilia e BMW

Biaggi e Melandri hanno poche speranze contro Carlos Checa a Miller

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La domanda che tutti si pongono a poche ore dal via delle due manche americane (la numero 600 e 601 della serie) è la seguente: Max e Marco saranno in grado di risalire dalla seconda e terza fila e non perdere il treno della strepitosa Ducati (4 moto nei primi 6)?

Il quesito è fondamentale perchè a Miller ballano punti importantissimi per la classifica: Biaggi guida il Mondiale dalla prima gara ma dall'unico successo di Phillip Island ha puntellato la posizione solo coi piazzamenti. Nonostante gli errori di Assen (errata scelta di gomma) e Donington (caduta alla prima curva) Checa è a soli 23 punti dalla prima guida Aprilia, mentre Melandri è a -31 dal rivale italiano. Senza contare i cavalli pazzi Sykes, a soli cinque punti da Biaggi, e Rea a -20,5.

L'analisi del cronologico delle libere pre-Superpole, la sessione che le squadre utilizzano per provare in configurazione gara, non lascia grandi speranze. Checa ha compiuto ben sette giri consecutivi (in gara sono 21) sul passo di 1'48” basso. Melandri invece ne ha fatti solo due (altri due in 1'49” basso), Biaggi neanche uno, limitandosi a quattro tornate in 1'49” basso.

A prima vista Carlito sembra largamente favorito anche nei confronti dei compagni di marca Smrz e Guintoli ma ci sono alcune variabili che lasciano aperto il discorso. La prima è la maggiore velocità massima di Aprilia e BMW rispetto alla Ducati.

In Superpole, senza scia, la Ducati di Checa si è fermata a 294,4, la BMW di Melandri invece ha raggiunto i 312,8 e l'Aprilia di Biaggi i 311,9. E' una differenza molto sensibile che potrebbe permettere ai due italiani di recuperare parecchio terreno sul rettilineo che misura quasi 900 metri. Nel primo settore, cioè dal traguardo fino alla rilevazione della top speed (appena 6”411 di percorrenza) nella stessa sessione di prove libere Melandri (migliore intermedio) è stato tre decimi più veloce di Checa. Nello stesso settore Biaggi ha fatto il terzo intermedio, due decimi meglio dello spagnolo.

Se fossero riusciti a partire davanti, Max e Marco avrebbero potuto sperare di non far scappare Carlito, dalla seconda e terza linea diventa tutto più difficile. La partenza sarà il momento più importante di due gare che  promettono grandi emozioni.

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