A Miller la Superbike sale di quota

E non solo per l'altitudine ma anche perché il Mondiale si "scalda" con Biaggi & C

Chi non è già arrivato, lo farà nelle prossime ore. La trasferta americana della Superbike va affrontata con una certa tranquillità sia per il fuso orario sia per la necessità di mettere mano alle moto, partite direttamente da Donington Park.

L'altezza sul livello del mare del circuito dell'Utah comporterà come è noto qualche accorgimento per i motori ma lo spettacolo, come hanno dimostrato le quattro edizioni sinora disputate non ne risentirà.

Com'è, ormai, tradizione, si correrà di lunedì, in occasione del Memorial Day, la giornata dedicata alle forze armate. Altro elemento di spicco sarà il fuso orario che comporta una differenza di otto ore rispetto all'Italia, tanto che le gare verranno trasmesse da La7 alle 20 ed alle 23 italiane.

L'attesa per la gara americana è maggiore del solito, soprattutto alla luce di quanto accaduto a Donington Park, con cinque piloti e quattro Case in gioco fino all'ultima curva e con il Campione in carica voglioso di rifarsi.

BIAGGI LEADER - La classifica del mondiale vede in testa Max Biaggi (Aprilia) che ha vinto a Miller due anni fa, stagione nella quale ha conquistato il suo titolo mondiale. In quella occasione il romano fu favorito dal doppio ritiro di Carlos Checa, tradito dalla sua Ducati.

Oggi lo spagnolo accusa 23 punti di stacco di Biaggi ma la storia è a suo favore, visto che ha vinto nel 2008 con la Honda e lo scorso anno con la Ducati. Carlos ha conquistato tre Superpole su quattro disputate a Miller.

Haslam e MelandriIl più immediato inseguitore di Biaggi, però, è Tom Sykes con la Kawasaki, a solo cinque punti dal leader. Il britannico è alla ricerca della vittoria e vedremo se arriverà già negli USA.

Chi ne ha finalmente conquistata una è stata la BMW che con Marco Melandri ha rotto il ghiaccio a Donington Park che poteva diventare una doppietta senza il pasticcio dell'ultima curva. Sicuramente Leon Haslam vorrà conquistare anche lui il podio.

Altro vittorioso in Inghilterra è stato Jonathan Rea che ora viaggia al terzo posto con 20,5 punti di ritardo ma ora la sua Honda sembra aver ricominciato a funzionare.

La Ducati va forte a Miller ed allora va inserito nella rosa dei favoriti anche Sylvain Guintoli che lo scorso anno è salito per la prima volta sul podio proprio in America.

Non potrà, forse, puntare alla vittoria il rientrante John Hopkins che sul circuito di casa potrebbe ritrovare una certa forma, ben assistito dalla Suzuki che sta crescendo come si è visto a Donington grazie a Camier.

CABALA - Tutto da guastare, quindi, il week end americano che vede come teatro il Miller Motorsports Park, inaugurato nel 2008, poco lontano dalla pianura di Bonneville, storico teatro della caccia ai record di velocità. Il tracciato misura 4907 metri e sul rettilineo principale, lungo 1100, le Superbike sfiorano i 320 km/h.

Infine, una nota scaramantica: da tre stagioni chi ha vinto al Miller Motorsports Park è poi diventato Campione del Mondo...


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