Vedi Casey Stoner e Valentino Rossi uno di fianco all’altro, l’asfalto è bagnato e in gioco c’è un posto sul podio. La mente fa un rewind, va a un anno fa, al GP di Jerez con l’italiano che scivola mentre cerca di superare l’australiano e lo butta a terra. Le scuse nel box della Honda, le parole del canguro: “Vale, la tua ambizione supera il tuo talento”. Immagini che sono ricomparse davanti agli occhi non solo a chi guardava la riedizione della sfida in tv, ma anche ai diretti protagonisti. “Quando ho sentito il rumore della sua Ducati alle spalle ci ho pensato – ammette Casey con un sorriso – Poi non l’ho visto subito al mio fianco nel tentativo di passarmi e ho capito che se lo ricordava anche lui”. La lotta è stata corretta e tirata fino all’ultimo giro. “Ci siamo scambiati la posizione più volte, è stato bello – racconta – Sapevo che il suo passo era migliore, forzavo molto in staccata per non farmi superare. Quando l’ha fatto non ho potuto ribattere”. Non è bastata però una gara in cui si è divertito per tornare indietro sulla decisione del suo ritiro, “mi spiace” ha confermato con ironia.
Sotto la pioggia le Honda non hanno brillato e la causa sono stati gli pneumatici. “Me ne ero accorto già dal warm up, ci mettevano troppo tempo a scaldarsi – spiega – Nei primi giri sia io che Dani abbiamo avuto lo stesso problema. Ho quindi preferito mantenere il mio passo, ma Rossi, Dovizioso e Crutchlow alle mie spalle mi mettevano molta pressione”. Quando l’intensità della pioggia è aumentata la situazione è migliorata “ho anche provato a ricucire lo strappo da Lorenzo, ma poi ha smesso di piovere. Con la pista meno bagnata le gomme si sono scaldate troppo e mio sono preso pure qualche bello spavento”. Il podio non gli è sfuggito, anche solo il gradino più basso, ma ha dovuto abdicare la testa del campionato a Lorenzo, ora davanti di 8 punti. “Ho fatto tutto il possibile, alla fine è un buon risultato”. Chi sia accontenta gode.