Rossi e Lorenzo: 2 piloti per 3 moto

Stoner ha aperto il mercato: Ducati, Honda e Yamaha alla caccia dei top rider


Si chiamava mercato estivo ma, si sa, non ci sono più le mezze stagioni e quest’anno è iniziato quando è solo primavera. L’effetto serra ha il volto, e soprattutto la voce, di Casey Stoner che annunciando il suo ritiro ha dato un scossone improvviso e i manager si sono messi subito al lavoro. A essere vuota è la sella più ambita, quella della Honda numero 1, in un team che è sinonimo stesso di motomondiale. Shuhei Nakamoto, il vice presidente di HRC, si sta guardando intorno. Gli è rimasto Pedrosa, ma lo spagnolo in MotoGP ha promesso molto e mantenuto poco. Senza Casey sulla RCV, Lorenzo avrebbe vinto ancora il titolo, la Yamaha avrebbe battuto ancora una volta la sorella. Bisogna correre ai ripari, perché Marquez non è la soluzione, non nel breve periodo. Marc farà cero il salto nella classe regina il prossimo anno, ma lasciando perdere la regola che gli impedisce di debuttare in una squadra ufficiale (i regolamenti possono essere riscritti) non potrà lottare ad armi pari con i big alla sua prima stagione sulle mille.

TUTTI PAZZI PER JORGE – La pedina più pregiata del mercato è quindi Lorenzo, il maiorchino ha il contratto in scadenza e le attenzioni delle due giapponesi tutte per lui. Yamaha non può permettersi di perderlo e per Honda potrebbe essere un errore non prenderlo. Le sue quotazioni stanno salendo e il maiorchino sorride e aspetta. “Non chiudo nessuna porta” afferma tranquillo, sono gli altri a doversi agitare, a mettere sul piatto una di quelle offerte che non si possono rifiutare. Un’asta che avrà un solo vincitore e il cui risultato non è ancora scritto. Perché Jorge dice di volere chiudere la carriera con la Casa dei tre diapason, ma le idee si cambiano.

PORTE APERTE PER ROSSI – Poi c’è Valentino, che sulle giapponesi ha corso e ha vinto per poi andarsene sbattendo la porta. Fino a pochi giorni fa i cancelli di Tokyo e Iwata sembravano chiusi a doppia mandata per lui, ma ora si sono socchiusi. Nakamoto non esclude nulla e se la Yamaha perdesse Lorenzo la scelta sarebbe quasi obbligata. Dall’altra parte anche Ducati non vuole lasciarlo scappare, Jorge non rischierebbe di correre con una Desmosedici e se il Dottore l’abbandonasse il rimpiazzo sarebbe difficile. Pedrosa e Dovizioso sarebbero nomi papabili, ma per il momento l’opzione italiana non sembra essere nei pensieri di nessuno dei due. Vale dopo avere raccolto poco nelle ultime due stagioni può avere la voglia di abbandonare la sfida, dichiararla persa e ricominciare a vincere da dove aveva smesso, da quella M1 che ha ancora un posto nel suo cuore di pilota. A questo punto a Borgo Panigale dovrebbero riflettere seriamente sul proprio futuro, se continuare in MotoGP o concentrarsi in Superbike.

Le MotoGP non offriranno un grande spettacolo in pista, ma nelle stanze dei bottoni i movimenti sono frenetici.

 

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