Ciabatti: "Rimane la moto unica"

Nel 2012 si continuerà a correre con una sola moto. Per la sicurezza, tre piloti a scelta

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Dopo la tempesta di Monza nel paddock Superbike sta tornando la calma. Paolo Ciabatti, project leader del Mondiale e membro della Race Direction, ha convocato i giornalisti per spiegare i fatti e rivelare interessanti novità. Ricordiamo che la Race Direction è composta da tre membri fissi in tutte le gare 2012: Ciabatti, il rappresentante FIM Igor Eskijnia (croato) e Giulio Bardi rappresentante del team.

- Perchè c'è stata confusione al via di gara due quando Marco Melandri e altri piloti hanno ritardato la partenza alzando il braccio?

“L'accordo era di fare due giri di ricognizione e, in caso di problemi lungo la pista, segnalarceli al termine del primo giro. Nessuno però si è fermato e quando il gruppo è tornato in griglia eravamo convinti di poter dare regolarmente il via. Nella confusione di una giornata tesisissima e complicata dal meteo, c'è stato un difetto di comunicazione. La situazione si è sbloccata quando abbiamo invitato chi non voleva correre a uscire dalla griglia. Sono partiti tutti, meglio così.”

- Perchè dopo poche goccie di pioggia gara due è stata ritenuta conclusa dopo 8 giri e non è stata fatta ripartire con attribuzione del punteggio pieno?

“Al momento dello stop solo Sykes non ha alzato il braccio, altri piloti britannici abituati a correre in condizioni limite come Rea e Laverty ci hanno segnalato che non si poteva andare avanti. Sull'opportunità dello stop non c'è stato disaccordo. Ripartire sarebbe stato un ulteriore carico di stress per piloti e squadre già segnate dagli avvenimenti dell'intera giornata. E' stata meglio così”.

- Il pubblico di Monza ha potuto vedere meno di mezza gara. E' confermato che non ci saranno compensazioni?

“Non è detto, ne stiamo ancora parlando e credo che Infront farà qualcosa per venire incontro alle esigenze degli spettatori. Penso a un supersconto per l'edizione 2013, ma al momento non c'è nulla di ufficiale, è una mia opinione personale.”

- In situazione di difficoltà al via della gara come vi comporterete?

“Ad Assen, nel round prima di Monza, avevamo scelto cinque piloti che per esperienza e prestigio ci sembravano i più indicati per aiutarci a prendere decisioni in caso di problemi durante la gara. Non abbiamo nulla da dire sul comportamento dei piloti a Monza ma l'esperienza ci ha spinto a modificare la procedura. In ogni gara definiremo tre rappresentati dei piloti: uno della prima fila, uno di centro gruppo, e uno del fondo. Sceglieremo i piloti designati a dare indicazioni alla race direction solo pochi minuti prima del via. Abbiamo deciso questa procedura perchè non possiamo tenere conto solo delle opinioni dei top rider, ci interessa sapere anche cosa pensano quelli di seconda fascia. I tre prescelti verranno comunicati ai media dopo la partenza.”

- La regola della moto unica, appena introdotta, è finita all'indice. Tornerete sui vostri passi?

“Ci sono alcune criticità ma anche dei vantaggi, specie per le piccole squadre. Non possiamo valutare la bontà di quest'idea in appena quattro round. Ne riparleremo a settembre e se constateremo che la moto unica non va bene, riconsidereremo l'argomento. Per adesso, ovviamente, resta tutto com'è.”

- Checa ha detto a gpone.com che Monza non è adatta per le moto ed è ora di dire basta.  Che ne pensa?

“Monza è un circuito regolarmente omologato dalla FIM. Ha novantanni, è superveloce, ma la Superbike ha sempre avuto un feeling particolare con questo impianto. Abbiamo risolto i problemi nelle chicane, quest'anno non c'è stata nessuna polemica per tagli di percorso (ricordate il caso Biaggi 2011?, ndr) e altro. I piloti ci hanno chiesto di migliorare la sicurezza in uscita alla Ascari e stiamo già studiando le misure necessarie. C'è poi il problema dell'erba sintetica che diventa scivolosa e pericolosa in caso di bagnato. Ma anche ad Assen, un impianto modello, questo componente è costato due gravi cadute a Smrz e McCormick. Dovremo cambiare questo materiale.”

- In questo round dovevate riparlare della manche unica con pit stop proposta per il 2013. A che punto siamo?

“Nei giorni scorsi abbiamo avuto altre priorità e questo argomento verrà ripreso in mano a breve. Stiamo ancora raccogliendo le opinioni dei team riguardo ai costi, all'organizzazione e all'efficenza del pit stop. La Superbike sta cercando di capire come poter migliore ulteriormente lo show.”

- Due manche ravvicinate, con partenza alle 14, intervallo di venti minuti e conclusione alle 15.30 sarebbero perfette per la tv. E' un'opzione che state valutando?

“No, perchè con la moto unica chi cade in gara uno non avrebbe modo di prendere il via nella seconda manche.”

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