Acque agitate in SBK

Il week end di Monza ha lasciato strascichi nel mondo della Superbike

Chi pensava che qualche giorno di riposo potesse contribuire a "normalizzare" la situazione all'interno del paddock della Superbike è stato, forse, un po' troppo ottimista. L'andamento delle cose (soprattutto, la domenica) ha alzato i toni e - salvo, apparentemente, la questione Effenbert - tutto rimane ancora vivo.

La riunione di ieri sera di infront con i team manager ed i piloti non ha contribuito a rasserenare gli animi.

La Race Direction ha comunicato che da questa gara le decisioni verranno prese direttamente, senza sentire i piloti e che nel caso in cui ci sia necessità i piloti saranno avvertiti direttamente in griglia e non preventivamente. Questo per evitare che ci siano strategie... preventive tra i designati. Non saranno, poi, ascoltati soltanto i "senatori" ma anche altri piloti presi dalla griglia.

La comunicazione non è stata accolta molto bene, sembra, dai piloti che hanno aperto una discussione - dibattito con i vertici della Infront, nella quale hanno parlato, tra gli anche Max Biaggi, Carlos Checa, Leon Haslam, Tom Sykes e Sylvain Guintoli.

Al termine dell'incontro, sembra sia partita - spinta, tra gli altri, da Biaggi - l'iniziativa di una riunione tra i piloti della Superbike con tema la sicurezza ma anche su altri temi. Insomma, sembra che gli attori dello spettacolo - che, però, hanno necessità di tutte le altre componenti del circus per "esibirsi" (Case, team, organizzatori, personale di pista, ecc)... - vogliano approfittare della breccia creatasi dalle titubanze di Monza per fare la voce grossa.

Alla prossima puntata...


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