Talenti Azzurri: nuovi Rossi crescono

Il progetto della FMI coinvolge piloti dagli 8 ai 20 anni, dalle minimoto al mondiale

Le ultime due scoperte si chiamano Romani Fenati e Niccolò Antonelli, hanno appena 16 anni e in Qatar hanno debuttato sul palcoscenico del motomondiale. Il primo è stato protagonista di un esordio da record, con un secondo posto e una vittoria nelle prime due gara, il secondo all’Estoril ha incominciato a mostrare di che pasta è fatto, chiudendo 6°. Sono entrambi frutto di un progetto della Federazione Italiana Motociclisti chiamato Talenti Azzurri, “nato 2 anni fa e che in questa forma durerà fino al 2015 - spiega Alfredo Mastropasqua, responsabile per la velocità della Federazione – L’obiettivo è quello di scoprire nuovi piloti e accompagnarli nella crescita, sia agonistica che personale”.

LA CORAZZATA AZZURRA - I fondi messe in campo sono proporzionati all’ambizione della sfida, una cifra vicina ai 2 milioni 200mila euro, e per adesso il bilancio sportivo è in attivo. “In Moto3 partecipiamo direttamente con una nostra squadra – continua Mastropasqua – il team Italia, oltre ad appoggiarci ad altre squadre, la stessa scelta che facciamo anche per il mondiale Superbike e la Coppa FIM Superstock”. La pattuglia azzurra è nutrita: in Moto3 ci sono Fenati e Tonucci nel team interno, Antonelli con Gresini e Morciano con Ioda, in MotoGP Petrucci sempre con la squadra di Sacchi, in SBK Giuliano (Althea) e Zanetti (Pata), in Superstock Massei, Savadori e Vitali. “Puntiamo sia sui giovanissimi al debutto internazionale, sia su quei piloti che ancora giovani hanno avuto per motivi vari problemi a emergere – specifica il manager della FMI – Da una parte diamo un aiuto dal punto di vista economico, dall’altro li aiutiamo a crescere, mettiamo loro le nostre strutture sui campi di gara e fuori”. La Federazione collabora attivamente con l’Istituto di Scienza dello Sport del CONI e si avvale anche del preparatore mentale Mirko Mazzoli.

Lorenzo Savadori sulla DucatiBABY PILOTI - La ribalta mondiale è però l’ultimo passo di un percorso che vede coinvolti le nuove leve fin dagli 8 anni. “La FMI gestisce direttamente anche i campionati nazionali velocità” chiarisce Mastropasqua, cioè minimoto, miniGP, preGP e CIV. E’ in quelle gare che gli occhi attenti dei campioni del passato cercano di scoprire chi ha quel talento in più. Roberto Sasson, Matteo Baiocco, Doriano Romboni, Cristiano Migliorati ed Ezio Gianola sono gli uomini sul campo. Senza dimenticare Roberto Locatelli, al timone del team Italia in Moto3. “Logicamente nelle categorie minori diamo il nostro supporto a tutti indistintamente e se c’è qualche pilota che è in difficoltà economica gli offriamo il nostro aiuto anche in quel senso” afferma il responsabile della squadra italiana.

MATTINA A SCUOLA, POMERIGGIO IN PISTA – Passo dopo passo si cresce, senza bruciare le tappe, e alla fine si ha l’opportunità di affacciarsi al mondiale. Ma parallelamente non si dimentica l’istruzione di base, “i nostri ragazzi devono andare a scuola – afferma deciso Mastropasqua – e seguire corsi di inglese. Per il futuro il sogno sarebbe quello di riuscire a creare una struttura, in un posto dal clima mite, dove d’inverno i piloti possano studiare la mattina e allenarsi nel pomeriggio”. Se neanche la pagella riserva sorprese il grande passo può essere fatto. “I nostri programmi prevedono di offrire ad ogni pilota la possibilità di disputare due stagioni complete, a cui se ne può aggiungere una terza in casi particolari – illustra – Puntiamo a un percorso di crescita, garantire una continuità senza mettere allo stesso tempo troppa fretta”.

Alfredo Mastropasqua, resposnsabile velocità della FMISOGNO ITALIANO – I risultati di Fenati nella Moto3 con i colori della FMI hanno senza dubbio aiutato a indirizzare i riflettori su questo progetto che sta ricreando un vivaio che sembrava negli ultimi anno essersi esaurito. “All’inizio non è stato facile portarlo avanti, è stato necessario un cambio di mentalità – ammette Mastrospasqua – ma il presidente Paolo Sesti mi ha fornito da subito il suo appoggio. Senza dubbio le prestazioni di Romano aiutano a far percepire i nostri sforzi anche all’esterno. Non ci sentiamo comunque arrivati, la strada è ancora lunga”. E in ballo c’è la cosa più importante, il futuro. “Vogliamo garantirlo ai nostri ragazzi, dare loro la possibilità di realizzare il loro sogno”.


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