Domenicali: l'esercito Ducati è solido

Il d.g. avverte: "stiamo lavorando, ma a questi livelli è facile peggiorare e difficile migliorare"

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Ai box dell’Estoril è presente l’alto comando della Ducati per pianificare la campagna 2012 e cercare di ribaltare le sorti di una stagione che rischia di ripetere la disfatta della scorsa stagione. Filippo Preziosi, direttore tecnico per le corse, e Claudio Domenicali, direttore generale di Ducati Motor, sono fianco a fianco per dare morale alla truppa e spingerla al contrattacco. “L’esercito è solido” assicura Domenicali, prestandosi alla metafora militaresca. Pieno appoggio a Rossi, quindi, alla sua squadra e a tutti gli uomini che lavorano dentro e fuori la pista. I cannoni sono puntati e pronti a sparare, ma bisogna ancora aggiustare la mira. “Non bisogna dimenticare che la GP12 è una moto completamente nuova e che ha ancora possibilità di sviluppo. Ci sono nuovi componenti in arrivo” assicura Domenicali. I primi saranno a disposizione di Rossi e Hayden già nei test di lunedì, dopo la gara. “Proveranno due novità – rivela – una di ciclistica e una di elettronica. L’obiettivo adesso è trovare nuovo grip al posteriore, lo sviluppo è continuo”.

La stagione non è iniziata al meglio, ma il direttore generale analizza le prime due gare e non cede allo sconforto. “Abbiamo avuto problemi di competitività, ma non mi sembrano più gravi di quelli dell’anno scorso – dice - Quello mostrato fino a oggi non è il limite della moto, è il meglio che si possa fare in questo momento non in assoluto”. L’impegno per venire fuori dalla crisi c’è e il confronto è continuo negli uffici di Borgo Panigale. “E’ normale che ci siamo diverse interpretazioni sul modo di migliorare – sottolinea Domenicali – in questi casi è difficile che ci sia una risposta univoca e chiara ai problemi. Per questo stiamo verificando in pista le diverse soluzioni, per scoprire qual è quella giusta”.

Quando gli avversari si chiamano Honda e Yamaha ogni mossa va pianificata con attenzione. “A questi livelli è molto difficile migliorare, facile peggiorare – avverte – In MotoGP corrono solo tre Case, molte sono uscite, questo la dice lunga sulla difficoltà di questo campionato”. Il futuro darà le risposte definitive, in attesa che Audi faccia il suo ingresso. “Manca ancora il parere fondamentale dell’Antitrust – specifica Domenicali – per adesso non è cambiato niente. Quando l’acquisizione sarà perfezionata sarà nostra cura presentare i nostri programmi e in quel momento si faranno le valutazioni del caso. Ma si parla del medio-lungo periodo”. Per ora si marcia compatti contro i giapponesi, in attesa dei rinforzi tedeschi.

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