Ducati a Monza: la sfida della velocità

La 1198 soffre nel Tempio della Velocità, ma la Panigale è già avanti e gli avversari...

Monza è uno dei pochi templi della velocità rimasti. Non siamo ai livelli di Dundrod, tracciato stradale dell'Irlanda del Nord dove si gira a 220 km/h di media, ma poco ci manca. Anno scorso Max Biaggi qui ha stabilito la media più alta della storia  SBK a 204,405 km/h girando in Superpole (gomma soffice) in 1'41”745.

Nella qualifica di venerdi Michel Fabrizio con la BMW Italia ha eguagliato la punta massima di 334,8 km/h fatto registrare dall'Aprilia di Max sempre nel 2011 e  dalla lista delle velocità emergono altre curiosità.

Per esempio che la Ducati di Carlos Checa becca la bellezza di 18 km/h dalla BMW (334,8 contro 316,3) e che la 1198R ufficiale dello spagnolo è stata più lenta della 1199 Panigale in versione Superstock di Eddi La Marra, transitata a 319,4 km/h. C'è di più: la Stock più veloce, cioè la BMW ufficiale di Markus Reiterberger, ha raggiunto i 320,4, andando più forte rispetto a  nove moto della top class.

Sono dati che stuzzicano la fantasia ma che vanno presi con le molle. Per prima cosa la rivelazione della punta velocistica in SBK non tiene conto della media dei cinque migliori passaggi, come fanno in MotoGP, ma di un unico transito. Il dato è quindi influenzato dalla scia che sul lunghissimo rettilineo monzese, 1155 metri, può dare un vantaggio calcolato in 10-15 km/h.

Inoltre la Ducati di Checa non ha preso paga solo dalle quattro cilindri ma anche dalla 1198 gemella di Lorenzo Zanetti che ha raggiunto i 321,5 km/h. Com'è possibile che lo V2 dello spagnolo, assistito direttamente dal reparto corse, vada più piano del privato bresciano del team Pata?

Lo spiega Maurizio Perlini, il motorista bolognese che fornisce il materiale al team Althea per conto della Ducati Corse. “Avremmo potuto osare un po' di più nella preparazione dei motori per Monza ma su indicazione degli ingegneri Ducati sono stato molto conservativo, rinunciando a 4-5 cavalli a vantaggio dell'affidabilità. Monza è un tracciato molto stressante per la meccanica e visto che già paghiamo un gap consistente, abbiamo scelto di non complicarci la vita rischiando cedimenti.”

In gara due lo scorso anno Checa ruppe un pistone all'ultimo giro e acciuffò il nono posto per miracolo.

Che la 1199 Panigale, seppure in versione Stock, vada più forte della vecchia 1198 non è una sorpresa, ma l'obbiettivo per il quale a Borgo Panigale lavorano da due anni. La Panigale ha un motore completamente riprogettato e già nel CIV di domenica scorsa Ivan Goi era stato più veloce delle Superbike private.

Gli avversari sanno benissimo che la Panigale andrà molto più forte della 1198 e da mesi stanno facendo pressioni su FIM e Infront per chiedere ulteriori penalizzazioni in peso e diametro dell'alimentazione da inserire nelle norme tecniche 2013. Non è un caso che le regole del prossimo anno non ci siano ancora: sul tavolo regolamentare la battaglia DucAudi vs Resto del Mondo fa scintille quasi come quella in pista.

 


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