Pedrosa: io con Ducati? Meglio una Jap

Marquez potrebbe sostituirlo nel team HRC: "ma non mi sento sotto esame"

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Coi riflettori puntati su Casey Stoner e Jorge Lorenzo per il rinnovo del contratto, Dani Pedrosa era rimasto nell’ombra per le speculazioni di mercato. Anche lo spagnolo dovrà affrontare a fine anno il problema su quale sarà la sua prossima destinazione e la sua sella sembra traballare. Pilota Honda fin dall’inizio della carriera, il fantino vede insidiato il suo posto in HRC da Marc Marquez, con cui condivide nazionalità e sponsor, che sembra predestinato il prossimo anno a sostituirlo. Per ora il regolamento lo aiuta, perché attualmente nessun debuttante può correre la prima stagione in MotoGP in un team ufficiale ma la Honda sta premendo per fare cadere questo divieto, e non è un caso. A riassumere al meglio il problema è stato Valentino Rossi: “la regola in sé non mi sembra sbagliata, lo diventa solo perché il prossimo anno Marquez salirà in MotoGP”.

Da parte sua, invece, Pedrosa preferisce non commentare e si dice tranquillo per il suo futuro. “Il rinnovo del contratto non è un problema per me – afferma – Non sento nessuna pressione particolare, in tutta la mia carriera è stato così e anche questa volta non cambia niente. Non mi sento sotto esame”. Questo è l’ottavo anno che Dani corre nel team interno della Casa di Tokyo e i suoi risultati sono stati minori delle aspettative del debutto, nella classe regina ha vinto 15 gare, appena 4 in più di quelle di Stoner dopo un anno e due gare in Honda, ma soprattutto non è mai riuscito a vincere il titolo. Se la sua presenza, spagnolo in un squadra con il main sponsor spagnolo, è stata fin a oggi fondamentale, il giovane Marquez potrebbe spezzare in un colpo solo il fragile equilibrio.

Difficile che Pedrosa rimanga con Honda in una squadra satellite se perdesse il posto in HRC, a quel punto le alternative sarebbero due, Yamaha o Ducati. “E’ difficile giudicare una moto senza mai averla mai guidata – risponde a chi gli chiede quale preferirebbe – Yamaha e Honda sono entrambe giapponesi e quindi per quanto siano diverse condividono la stessa filosofia. Ducati invece è tutta un’altra cosa e bisogna considerare che fino ad oggi solo Stoner è riuscita a guidarla e vincere. Potrebbe essere cambiata dopo le ultime modifiche, ma questo è sicuramente un punto a sfavore dell’italiana”. Lo spagnolo preferisce gli occhi a mandorla e il suo primo obiettivo sarà restare dove è già, però serviranno anche i risultati.

Il weekend a Estoril non è cominciato nel migliore dei modi, 4° tempo al termine del secondo turno di libere, ma hanno influito anche le condizioni atmosferiche. “E’ stata una situazione simile a quella incontrata a Jerez – spiega Dani – Il nuovo asfalto trattiene molto l’acqua e la moto scivolava molto, è difficile riuscire a capire al meglio il comportamento della moto. Per domani, più che in un miglioramento mio o della moto, spero in quello della pista. Un po’ di chattering c’è ancora, speriamo di riuscire, tempo permettendo, a incominciare a lavorare bene sulle sospensioni”.

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