Partiamo dai numeri. Valentino Rossi al termine del secondo turno di prove libere a Estoril è 9°, Stoner è lontano 961 millesimi di secondo, mentre la migliore delle Ducati, quella di Hayden, è a 338 millesimi. “Oggi non è andata male” il commento del Dottore, che sembra però essere contraddetto dalle cifre. Il pilota di Tavullia parte dalle sensazioni in sella per la sua analisi, il set up da cui è sceso in pista oggi è molto simile a quello usato in gara a Jerez e quindi a quello del compagno di squadra. “Adesso la GP12 asseconda il mio stile di guida e riesco ad andare più vicino al limite. Freno forte e entro veloce in curva - il suo riassunto – In una parola, la moto è più dolce”.
I NUMERI NON MENTONO – La D16 non è ancora una moto perfetta, ma il passo avanti sembra esserci stato e proprio dove indica Rossi. Confrontando i migliori tempi di Casey e Vale nei quattro settori della pista, il ducatista perde moltissimo nel secondo e nel quarto (rispettivamente 0”387 e 0”409) ma è vicino all’australiano nel primo, +0”158, e ancora di più nell’ultimo, appena di 0”052 il ritardo. “Nel T1 e nel T3 conta molto la frenata e l’ingresso in curva e il cronometro dà ragione alla nuova strada presa, nei rimanenti invece è più importante l’accelerazione e in quel punto soffriamo” conferma il pilota di Tavullia. “Sopratttutto nell’ultima curva perdo molto, troppo – continua – Un po’ è anche colpa del nuovo asfalto, non asciuga rapidamente come il vecchio che c’è ancora in altre parti del tracciato. Nel curvone che porta al rettilineo c'erano delle leggere pozzanghere in traiettoria, non sono riuscito a trovare la giusta fiducia, il posteriore della moto si muoveva tanto e la gomma posteriore scivolava”.
GUARDIAMOCI DIETRO – Se ora la parte anteriore è migliorata, il lavoro deve concentrarsi su quella posteriore, sulla fase di accelerazione. “Stasera guarderò insieme alla mia squadra i dati – assicura Valentino – dobbiamo capire il motivo per cui perdiamo così tanto. Se riusciremo a risolvere il problema domani potremo sicuramente avvicinarci ai primi”. Alcune soluzioni sono già annotate sui pc degli ingegneri: “bisogna sistemare l’elettronica e modificare il controllo del freno motore – spiega Rossi – Poi c’è un altro punto su cui concentrarsi, in ingresso nelle curve in discesa il posteriore tende ad alzarsi molto, dobbiamo invece tenerlo sempre a contatto con l’asfalto”.
L’IMPORTANZA DEI DETTAGLI – Dal box sembra essere uscita quella confusione che l’aveva caratterizzato nelle scorse gare. Basta stravolgimenti dell’ultimo minuto, ma un lavoro più normale senza cambiare le carte in tavola ad ogni mano. “In questo momento mi serve prendere maggiore confidenza con il nuovo assetto e adattarlo solo un po’ di più alla mia guida. Sistemare i dettagli insomma” spiega Vale. In questi giorni potrà contare anche sulla presenza di Filippo Preziosi e lunedì i test in programma potrebbero essere fondamentali per migliorare la Ducati. “Ci siamo già parlati, ma non so ancora cosa proverò il giorno dopo la gara – dichiara Valentino – Certamente qualcosa di nuovo ci sarà, soprattutto per ammorbidire l’erogazione della potenza, ma non abbiamo ancora approfondito l’argomento”. Meglio tenere lo sguardo fisso a domani e alle qualifiche: “se la pista sarà completamente asciutta i tempo scenderanno, e di molto – prevede – Vedremo quanto saranno più veloci gli altri e quanto noi”. Anche le montagne si scalano un passo alla volta, se si segue il giusto sentiero.