Jerez, Stoner: una vittoria a rischio

"Dopo il Qatar, non potevo perdere di nuovo. Il dolore al braccio? Ho stretto i denti"

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Alla vigilia del secondo appuntamento della stagione, Casey Stoner sembrava destinato a fare una gara da comparsa. L'australiano non aveva trovato la giusta confidenza in sella alla sua Honda durante le prove libere e le qualifiche, e partiva dalla 5ª posizione in griglia. Invece, Stoner ha dominato il GP su un circuito storicamente indigesto, giocando d'astuzia e celando le proprie carte fino all'ultimo per poi piazzare l'allungo decisivo ai danni del rivale Lorenzo.

"Alla luce di come erano andate le qualifiche, forse per la prima volta nella mia vita ho pregato per correre in condizioni di bagnato – ha scherzato – Pensavo di avere al massimo mezzo secondo da togliere rispetto ai tempi fatti segnare nelle qualifiche, ma non avevo la giusta confidenza per spingere".

Confidenza che l'australiano ha trovato fin dai primi giri, recuperando posizioni fino a portarsi in testa.

"All'inizio sono rimasto intrappolato nel gruppo, ma viste le condizioni della pista volevo fare in fretta e mettermi in una posizione confortevole per evitare di rimanere intrappolato in eventuali incidenti. Nella migliore delle ipotesi, credevo di poter fare gara con Dani e Jorge, non staccarli. Invece sono riuscito a costruire un piccolo margine insieme a Lorenzo, e lo abbiamo difeso fino alla fine".

L'asfalto mutevole e l'usura delle gomme hanno comunque reso l'esito della gara incerto fino alla fine.

"Ho optato per un pneumatico soft per evitare di perdere terreno prezioso nelle fasi iniziali. Ovviamente, la gomma non era perfetta sulla lunga distanza. Ho fatto a lungo l'elastico con Lorenzo; a volte guadagnavo qualche decimo, ma sono andato largo un paio di volte, poi sul finale ho fatto un errore importante e lui era attaccato al posteriore. Ma, dopo il Qatar, mi avrebbe dato fastidio perdere un'altra gara così".

Avendo saltato il warm-up, Stoner fronteggiava anche l'incognita di partire con un assetto mai provato prima.

"Avremmo distrutto le gomme da bagnato senza imparare nulla. Non avendo treni di gomme usate da montare, ho preferito restare ai box. Ovviamente non sapevamo se le modifiche avrebbero funzionato, ma a volte le corse vanno così. Nelle prove non avevo la fiducia necessaria per guidare sulle chiazze di bagnato. Oggi ho preso più rischi durante la corsa, e la moto era molto più stabile sull'anteriore anche se sul finale si scomponeva molto in frenata".

Cosa rimane da migliorare?

"Qui non abbiamo avuto gli stessi problemi che in Qatar. Più che il chattering, ho patito in accelerazione e nei cambi di direzione, e in generale non ero in controllo del mezzo come avrei voluto. La velocità non ci è mai mancata, ma il feeling è da migliorare".

Quanto ha influito il problema di indolenzimento al braccio riscontrato in Qatar?

"Non sono ancora al 100%, e nei cambi di direzione ho dovuto compensare con l'altro braccio per spostare il peso. Poi non trovavo il punto di staccata facilmente, facendo piccoli errori. Quando ebbi lo stesso problema nel 2010, bastò una settimana a risolverlo. Lavorerò ancora a livello fisico, ma non ho intenzione di operarmi almeno che non sia indispensabile. Ho già notato dei miglioramenti. Dopo il Qatar i muscoli e tendini mi davano molto dolore, e ho dovuto aspettare giorni per fare esercizi di riabilitazione. Oggi invece non mi fa così male".

La stagione è appena cominciata, ma Stoner ha già le idee abbastanza chiare sui suoi avversari.

"In questo momento, sembra che io, Lorenzo e Pedrosa sembriamo destinati a fare gare alla pari. Ci ritroviamo sempre insieme in testa, e credo che continuerà così nel prosieguo della stagione. Rispetto all'anno scorso, Jorge è più a suo agio sulla moto e Dani è in una condizione fisica migliore. Credevo che Spies sarebbe stato più vicino, invece Crutchlow e Dovizioso stanno facendo delle belle gare. Oggi, mi ha sorpreso che Nicky non sia riuscito a mantenere il passo che aveva durante le qualifiche".

Il campione in carica ha commentato anche su Fenati, grande sorpresa della stagione.

"Mi sembra un talento vero. Ha lavorato nell'ombra durante la pausa invernale, ed era già molto veloce sull'asciutto. Oggi ha vinto con 36 secondi di vantaggio, un margine incredibile per la sua categoria. Mi ha davvero impressionato".

Detto da lui, il complimento vale doppio.

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