Ducati e Yamaha, gemelle diverse

Lorenzo: "anche la M1 al debutto aveva problemi in accelerazione"


Ducati e Yamaha sembrano due moto agli antipodi, docile ed equilibrata la M1 irruenta e scorbutica la Desmosedici. Mentre la giapponese nelle mani di Lorenzo sembra un bisturi nel disegnare le traiettorie, l’italiana trasforma Rossi in un cowboy alle prese con un cavallo imbizzarrito. Il problema della Ducati è ormai risaputo e Nicky Hayden l’ha ricordato anche oggi: “è dal primo test che fatichiamo in uscita di curva, mentre l’anteriore garantisce più fiducia rispetto al passato. Il motore garantisce un’ottima velocità massima, ma servirebbe un’erogazione più morbida, adesso dobbiamo tagliate troppo potenza con l’elettronica e non si può risolvere tutto solo con gli algoritmi”. Lo stesso difetto che lamentava anche la mille Yamaha nel suo primo test a Brno lo scorso anno. “La prima cosa che mi ha colpito è stata la grande coppia che rendeva più facile aprire il gas prima, a centro curva – ha detto Jorge Lorenzo - I problemi arrivavano però in accelerazione” dove la potenza metteva in crisi la ciclistica. Un difetto che i tecnici giapponesi sono riusciti a risolvere con i controlli elettronici rendendola “decisamente più stabile e veloce con tutti i suoi piloti. Come sa bene Cal Crutchlow, seduto di fianco allo spagnolo, che ha scherzato: “arrivare qui 4° nel mondiale e partecipare alla conferenza stampa? Lo scorso anno avrei pagato”.

La strada che da Bologna porta a Iwata sembra ancora lunga, e anche il maiorchino non è del tutto soddisfatto della sua moto. “Siamo certamente più vicini alla Honda dello scorso anno ma è difficile dire di quanto – ha sottolineato – Fra 3 o 4 gare capiremo meglio i livelli in campo, in questo campionato le cose possono cambiare molto velocemente". Resta il fatto che Lorenzo ha iniziato la stagione nei migliore dei modi con pole position e vittoria, “sono risultati importanti per il morale, sia mio che di tutto la squadra. L’hanno scorso ho vinto solo tre gare, di cui una sul bagnato quindi in condizioni particolari. Ho iniziato decisamente meglio”. E domani scenderà su una delle sue piste preferite. “Si adatta alla perfezione al mio stile di guida – ha ammesso – qui ho vinto 2 volte sia in 250 che in MotoGP. E’ un tracciato completamente diverso da quello di Doha, vedremo cosa succederà”. Immancabile la domanda sulla pioggia prevista per i prossimi giorni: “sarà più difficile ma vale per tutti – il suo commento – Col bagnato ci può essere qualche sorpresa in più, ma alla fine penso che i valori in campo, almeno per quanto riguarda i primi cinque, saranno rispettati lo stesso”.

Articoli che potrebbero interessarti