Poncharal: CRT senza futuro

Il presidente dell'Irta: "Con prototipi a 1 milione di €, poco senso per le CRT"

Poncharal: CRT senza futuro

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Oltre che a servire da palliativo per rimpinguare la griglia della MotoGP, le CRT hanno come obiettivo dichiarato l'abbassamento dei costi. In quest'ottica, sembra che il loro ingresso nel motomondiale abbia convinto le case costruttrici ad abbassare sensibilmente i prezzi di leasing delle proprie moto, attualmente intorno ai tre milioni di euro.

Come nel caso dei famigerati nastri di Mission Impossible, le CRT rischiano di autodistruggersi una volta raggiunto tale obiettivo. A sostegno di questa ipotesi, le dichiarazioni di Herve Poncharal, presidente IRTA e team manager di Yamaha Tech3.

"È stato scritto che ho fermato un progetto di CRT per la mia squadra nella prossima stagione – ci ha detto raggiunto telefonicamente – In realtà non l'ho fermato, nel senso che il progetto stesso doveva ancora cominciare. Siamo interessati alla CRT, ma il regolamento è ancora talmente incerto che conviene aspettare prima di fare piani definitivi".

Per uno sport che fronteggia un esponenziale calo di sponsor e rischia di perderne ulteriormente se non ritrova la spettacolarità di un tempo, la parola d'ordine è avere un ritorno immediato sugli investimenti.

"Sembra che Ezpeleta (CEO della Dorna, ndr) stia convincendo le case a dare i loro prototipi in leasing a un milione di euro – ha detto – Ne sapremo di più al prossimo incontro collettivo, la prossima settimana in Qatar, e il regolamento 2013 dovrebbe essere fissato entro giugno".

Se si raggiungesse questa cifra, le CRT non avrebbero più ragione di esistere. Il costo per progettare interamente una di queste moto è infatti superiore, senza considerare l'incognita della competitività del mezzo.

"Costruire una CRT da zero costa di più di un milione di euro, e bisogna considerarne il rendimento sia in termini sportivi che economici. Per esempio, una M1 sarebbe sicuramente più competitiva e rappresenterebbe un valore aggiunto per gli sponsor in termini di visibilità".

Se questo scenario si avverasse, le CRT rischiano di estinguersi prima ancora di poter sfidare le MotoGP ad armi pari. Come dire, il fine giustifica il mezzo.

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