Giugliano: "In SBK non ti aspettano!"

Il compagno di squadra di Checa pronto alla sfida di Imola


Ha perso in parte quella sua aria di guascone che aveva caratterizzato i primi anni della sua (breve) carriera ma ogni tanto torna fuori lo spirito spavaldo ma anche ironico.

"In Superbike non ti aspetta nessuno! - ci ha detto Davide - Vanno tutti fortissimo e anche se sapevo a cosa andavo incontro, a Phillip Island me ne sono reso conto più di quando ho fatto la prima corsa a Portimao".

- Un secondo debutto, quindi...

"Sì perché in Portogallo ero entrato provando a dare tutto, senza programmi. A Phillip Island avevo un'altra consapevolezza, un'altra sicurezza sapendo che con i miei avversari ci starò tutto l'anno e avrò occasione di togliermi qualche soddisfazione".

- Preoccupato della sfida?

"Senza dubbio ma in questo mi aiuta moltissimo il team che avendo una grande esperienza mi segue da vicino e soprattutto non mi mette alcuna pressione".

- Sei soddisfatto del risultato in Australia?

"Direi di sì. Alla fine è andata bene visto che ho finito 9° e 13°. Senza il problema al braccio dovuto ad una infiammazione del muscolo del braccio sarei potuto entrare nella top ten anche in gara 2. In questo mese ho lavorato molto per evitare che si ripeta il problema".

Giugliano e Bevilacqua- Domenica ci sarà Imola, come arrivi al primo appuntamento europeo?

"Imola è una delle mie piste preferite e l'essere in Italia aiuta sempre molto psicologicamente. Da qui cominciano i circuiti che conosco e penso di poter fare abbastanza bene".

- Sei soddisfatto della tua Ducati?

"E' la moto che ha vinto il campionato del mondo! Come potrei non essere contento? Devo solo imparare ad usarla vista la mia poca esperienza nella Superbike".

- Quale obiettivo ti sei posto per quest'anno?

"Vorrei stare sempre nei primi 6-7: sarebbe un gran risultato"

- Ti piacerebbe vincere il "campionato" degli italiani o quello dei giovani?

"Sarebbe bello quello italiano, ma con due come Max Biaggi e Marco Melandri è impossibile. Se, invece, parlavi dei giovani, mi piacerebbe, così come essere il migliore dei "rookie". Cercherò di fare del mio meglio".

- E' cambiato qualcosa nel tuo rapporto con Carlos Checa da quando corri in Superbike?

"Non è cambiato niente con Carlos perché purtroppo per me... non l'ho visto nemmeno in gara, era troppo avanti. Credo, comunque che non cambierebbe nulla anche se ci trovassimo più vicini. Il team riuscirebbe a risolvere qualsiasi problema".

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