Barbier: "Da Aragon sul 17 pollici"

Il Responsabile Racing anticipa i programmi della Pirelli in vista del 2013

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E' una delle figure "storiche" della Superbike, anche se ha solo 52 anni. Giorgio Barbier, responsabile del Motorsport moto è stato, infatti, uno dei primi tecnici ad occuparsi del mondiale delle "derivate", vincendo con Fred Merkel uno dei primi titoli iridati.

- A Phillip Island sembra che siate riusciti ad accontentare tutti, anche chi alla guida di una quattro cilindri si lamentava delle vostre gomme.

"Per noi non è mai esistito un problema sulle quattro cilindri. - ci ha risposto sorridendo Barbier - A Phillip Island per la prima volta è stata usata la gomma più grande da tutti i piloti. Sinora la massima percentuale che avevamo riscontrato era stata del 50%. A settembre siamo andati a provare a Misano soltanto in ottica di questo tipo di pneumatico. E' stata una scelta positiva perché il lavoro comune è servito".

- Vi comporterete nello stesso modo su tutti i circuiti, provando cioè con anticipo le gomme?

"No, perché esiste un problema specifico a Phillip Island e ne esiste un altro a Monza. Sugli altri circuiti le soluzioni che abbiamo predisposto vanno bene senza ulteriori interventi".

- Vi concentrerete sulla gomma da 200?

"No, ora si torna a lavorare sulla misura standard perché noi dobbiamo evolvere la gomma per la vendita e per gli altri campionati. Questa è una regola che abbiamo da sempre in Superbike. Per questo dal prossimo anno non useremo più la 16.5 concentrandosi solo sulla 17".

- Quando comincerete a lavorare per il 2013?

"A Imola incontreremo i top team per presentare una scaletta di lavoro sulla 17 pollici. Dopo aver dato informazioni ora bisogna fornire delle scadenze. Da Aragon nei test del lunedì proveremo delle specifiche da 17'. Nel frattempo non ci fermeremo e ad Imola porteremo una nuova gomma anteriore e ben tre posteriori".

- State diventando sempre più gli angeli o i demoni delle competizioni: questo vi esalta (quando venite elogiati) o vi deprime (quando venite criticati) a seconda delle situazioni?

"Penso che faccia semplicemente parte delle regole del gioco. - conclude Barbier - E' qualcosa che "ci sta". Non andrebbe bene se si parlasse in negativo in tema di sicurezza come è accaduto lo scorso anno in MotoGP per un altro costruttore. Se si parla di validità ed equilibrio del monogomma basta guardare il podio di Phillip Island che ha visto quattro Case diverse e l'albo d'oro del campionato che negli ultimi tre anni ha visto tre moto diverse vincere il titolo. E quasi tutti i campionati si sono decisi nelle ultimissime gare.

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