Simone Corsi, lo Stoner della Moto 2

"Le CRT sono state superiori alle aspettative. De Puniet potrà stare con le MotoGP"

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Al nono anno del motomondiale, Simone Corsi si prepara ad affrontare una stagione cruciale con il team Ioda in Moto2. Quinto e sesto nei campionati precedenti, il romano ha il talento e l'esperienza necessari per stare tra i primi, e ha l'obiettivo dichiarato di fare il salto di qualità necessario per vincere il titolo.

"Negli anni passati mi è mancata la costanza – ha dichiarato Corsi, vincitore di 5 gare nel motomondiale – Ma quest'anno ho tutto il necessario per trovarla. Abbiamo messo in piedi un'ottima squadra e ho lavorato come non mai per prepararmi al meglio fisicamente, girando molto anche col go-kart per allenare la mente e i riflessi".

In attesa dell'esordio in Qatar, Corsi proverà per la prima volta versione 2012 della Ioda con telaio FTR la prossima settimana a Jerez. "Nei test pre-stagione non eravamo andati male, anche se sia a Valencia che a Jerez avevamo girato con la moto dello scorso anno. Mi aspetto una stagione lunga e combattuta, con 6/7 piloti a giocarsi il titolo, e non vedo l'ora di provare lo step evolutivo della moto".

Alla presentazione ufficiale della squadra al Casinò di Venezia, il team manager Giampiero Sacchi non ha nascosto le grandi aspettative sul suo unico pilota in Moto2. "Simone deve solo rendersi conti di quanto è forte – ha affermato Sacchi – Mi ricorda Stoner per come è capace di andare forte fin dal primo giro. Credo che saprà sfruttare al meglio le moto con grande potenza".

Lo stesso Corsi vede nella classe regina il proprio obiettivo a lungo termine, e vorrebbe presentarsi in MotoGP con un titolo Moto2 come biglietto da visita. "Arrivare in MotoGP non basta, voglio farlo con una moto competitiva – ha detto Corsi – Vincere nelle classi minori mi aiuterebbe in questo percorso, e non mi dispiacerebbe rimanere con Ioda".

Al momento la squadra ternana schiera solo una moto in griglia, una ART con telaio a traliccio affidata al vice-campione Superstock Danilo Petrucci, e Corsi ha seguito da vicino gli sviluppi delle neonate CRT. "Penso che finora le CRT siano state superiori alle aspettative. A Jerez, le ART hanno fatto segnare tempi interessanti, girando sull'1'41. Sarà difficile che diano battaglia alle moto ufficiali in gara, dove forse pagheranno un po' più di distacco, ma piloti come Randy de Puniet potranno stare a ridosso delle MotoGP".

Nel frattempo, il romano sarà occupato per cercare di mettersi alle spalle i 32 piloti che divideranno con lui la griglia della Moto2.


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