Biaggi: "Voglio completare l'opera"

Il Corsaro ha vinto la sua 17° gara eguagliando i successi di Chili


Max Biaggi non vinceva a Phillip Island dal 2000 quando con la Yamaha YRZ 500 mise in riga Loris Capirossi e Valentino Rossi. Con il primo trionfo su questo tracciato eguaglia i 17 successi Superbike di Pierfrancesco Chili, da molti top scorer italiano. Debutto vincente anche per il nuovo capotecnico Aligi Deganello, fino al 23 ottobre scorso riferimento del Sic

Abbiamo fatto un gran lavoro, io, l'Aprilia e la mia squadra” ha detto Max Biaggi arrivato raggiante in conferenza stampa. “Qui abbiamo girato tanto, siamo a posto e credo che si sia visto. Anche la Pirelli ha compiuto un bel progresso. La gara è andata liscia e non era scontato perchè con questo asfalto molto accidentato sbagliare è molto facile.”

Doppietta nel mirino?

“Sono molto motivato, è chiaro che punto a finire la giornata in bellezza. Ma Checa non cadrà due volte e batterlo non sarà affatto facile. Manca ancora il secondo tempo”.

Max Biaggi ha utilizzato l'anteriore più soffice disponibile (tipo A) e la posteriore B, cioè la gomma da 200mm di mescola soffice che la Pirelli ha introdotto solo venerdi nelle prime prove del round australiano. Anche Marco Melandri ha fatto l'identica scelta mentre Carlos Checa aveva dovuto optare per la C, ovvero la 200 di mescola media. Nessuno ha usato la 190 con la quale l'iridato in carica aveva fatto il vuoto un anno fa. La rivoluzione gomme sta facendo pendere la bilancia dalla parte delle quattro cilindri Aprilia e BMW?

“Non ero tanto convinto che sarebbe uscita una bella gara” fa il modesto Melandri “perchè partivo troppo indietro e nei test non c'era stato tempo di concentrarsi sui long run. Invece la BMW si è comportata bene e io ho sfoderato gli artigli. Superare Sykes è stata dura perchè in frenata è molto forte. Nei due giri finali Silvain Guintoli ha provato a fregarmi ma questo secondo posto era troppo importante per me e la BMW.”

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