Non sono state solo le CRT a sfruttare la tre giorni di test a Jerez, anche Ducati ha approfittato della pista spagnola per girare con il collaudatore Franco Battaini e con i due piloti dei team satelliti Barbera e Abraham. Doveva essere della partita anche Nicky Hayden, ma il pilota americano è stato costretto a rimanere a casa in convalescenza dopo la nuova operazione alla spalla infortunata in allenamento. Altra assente è stata la Desmosedici GP12, che ha debuttato a fine gennaio a Sepang, con Iron Frank alla guida della GP11.1, quella con il telaio in alluminio ma non perimetrale che Rossi ha guidato nell’ultima parte della stagione. Hector e Karel hanno invece guidato la GP12 “clienti”, che altro non è se non una versione evoluta della GPZero che Valentino aveva portato in pista a Valencia dopo l’ultima gara della stagione
A supervisionare dai box i lavori c’era Filippo Preziosi e la presenza del direttore tecnico della Casa bolognese è indicativa di quanto importanti fossero le prove effettuate. “Siamo stati fortunati perché abbiamo trovato tre giornate di condizioni meteo molto buone – è stato il commento di Preziosi - e questo ci ha permesso di portare a casa un bel po’ di lavoro. Con Franco abbiamo proseguito con il programma di test pianificato per il Team Sviluppo nei mesi invernali, provando alcuni aspetti dell’elettronica sui quali continueremo a lavorare con i piloti ufficiali a Sepang. Direi che abbiamo trovato delle cose interessanti che, appunto, verificheremo con Vale e Nicky tra pochi giorni in Malesia dove continueremo anche a lavorare sul set up della moto. Avendo la pista a disposizione qui a Jerez, abbiamo offerto la possibilità anche ai nostri piloti dei team satelliti di girare e di lavorare sui rispettivi set up personali”.
Dopo la promozione da parte Rossi della GP12 nei test di Sepang, a Borgo Panigale si sono messi al lavoro seguendo le indicazioni del nove volte campione del mondo per portare avanti lo sviluppo del nuovo prototipo. Valentino non aveva nascosto che, fermo restando la buona base di partenza, non tutti i problemi si sarebbero potuti risolvere con le regolazioni. Servono quindi nuove parti, alcune delle quali saranno già pronte quando la prossima settimana si tornerà sul circuito malese. Lo stesso Preziosi aveva già anticipato come gli ingegneri stessero già lavorando da gennaio sullo sviluppo della GP12 e che quindi nuovo materiale sarebbe stato pronto a breve.
Dall’altra parte, il Dottore ha più volte sottolineato come anche la gestione elettronica debba essere ulteriormente evoluta. La trazione si è rivelata uno dei punti deboli della nuova moto e per risolverlo gli algoritmi matematici servono ormai più degli interventi sulla ciclistica. Da questo punto di vista la prima della classe è la Honda, che a detta di tutti possiede l’elettronica più evoluta della categoria. Significativo quindi è il fatto che Battaini abbia lavorato per tre giorni proprio su questo aspetto, non portando in pista il nuovo telaio. La conferma definitiva sul lavoro svolto arriverà quando Rossi proverà le nuove speifiche dell’elettronica, sperando di avere al suo fianco anche Hayden in perfetta forma.