Pirelli, così equilibrio il mondiale

Barbier: "Lo sviluppo si sposta verso il soffice e in Australia saranno disponibili tre novità" Non è un mistero che nel 2011 le coperture del fornitore unico si siano adattate alla perfezione alla Ducati di Checa


“Spero che le novità che la Pirelli ha portato in Australia ci possano dare una mano” ha confidato nei giorni scorsi Max Biaggi. Non è un mistero che nel 2011 le coperture del fornitore unico si siano adattate alla perfezione alla Ducati di Carlos Checa facendo soffrire gli avversari con moto a quattro cilindri. Che hanno bisogno di soluzioni più tenere.

Così la Pirelli sta spostando lo sviluppo verso il soffice e in Australia saranno disponibili tre novità: una posteriore morbida, un'altra ultra soffice e una anteriore evo altrettanto morbida.

Proporre un campionato equilibrato, con tanti vincitori e gare sul filo dell'incertezza è la ricetta base del successo Superbike. Così la Pirelli sta realizzando una nuova famiglia di coperture che – sulla carta – dovrebbero dare una mano alla pattuglia anti-Checa.

La prima posteriore “evo”, siglata 1440, si è vista oggi nei test Infront.

“La carcassa è stata deliberata nei test di Misano del settembre scorso, la mescola è quella della SC1 (media, ndr) - spiega l'ingegnere Giorgio Barbier, responsabile sviluppo Pirelli - Per prove e gare sarà disponibile anche un'altra novità posteriore con mescola più tenera. Nel week end introdurremo altre due evoluzioni, una posteriore e un'anteriore molto soffici. Le due posteriori hanno la sezione del battistrada da 200 mm, quello che noi per convenzione definiamo “gommone”.

Per la doppietta 2011 Checa ha utilizzato la posteriore da 190 millimetri mentre adesso il fornitore unico sta spingendo forte sulla 200. Perchè?

“Il “gommone” ha più impronta a terra e nei velocissimi curvoni di Phillip Island mantiene una temperatura d'esercizio più bassa e subisce meno lo stress termomeccanico. Cioè si degrada più lentamente.”

Lavorate sulla misura da 200 mm da alcuni anni ma non è mai piaciuto a tutti...

“Nel 2011 qui a Phillip Island è stato utilizzato dalla metà dei piloti, l'altra ha preferito la 190. Succedeva perchè con la 200 i piloti avvertivano minore maneggevolezza. Cambiando carcassa e profili dovremmo aver risolto questo problema.”

Partendo con la 200 che vantaggi ci saranno?

“La 190 potrebbe risultare un po' più veloce nei primi cinque giri. Dopo però ci aspettiamo che decada velocemente, mentre con la 200 la prestazione dovrebbe restare costante fino alla fine. La scelta dipenderà dalla stretegia e della sensibilità di guida.”

Il “gommone” è utilizzabile solo a Phillip Island?

“No, pensiamo di portarlo anche a Monza. Ovviamente modificheremo la mescola, perchè sul tracciato più veloce si utilizzano fasce centrali durissime e più tenere sui fianchi.”

Altro che “gomma uguale per tutti”. Anche in regime di monofornitore questo particolare tecnico ha un'importanza strategica e indirizzare la ricerca in una direzione o nell'altra può cambiare il destino del Mondiale.

 

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