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BSB: Assalto italiano in Superbike

Anche Alex Polita correrà nel campionato britannico con una Ducati

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Una... rondine non fa primavera, dice un vecchio proverbio popolare ed anche se le cosiddette "rondini" sono due - Luca Scassa e Alessandro Polita - non c'è da temere una emigrazione verso la Gran Bretagna. Infatti, entrambi i nostri piloti hanno delle motivazioni valide per andare oltre manica non perché il BSB - ottimo campionato dal punto di vista organizzativo e promozionale, meno da quello tecnico-sportivo - non sia da rispettare ma più probabilmente perché Luca e Alex potranno trarre vantaggio dalla loro trasferta.

Di Scassa - che manterrà il suo numero di gara tradizionale, il 99 - abbiamo già detto: sfumata la possibilità MV Agusta ed essendo troppo tardi per trovare sistemazione nel Mondiale, ha colto al volo l'opportunità di correre nel BSB con una delle squadre più blasonate, il team Padgett's, fondato nel 1958 da Peter e Dan Padgett per il quale hanno corso piloti come Hailwood, Ivy, Haslam, Fogarty...

Alex Polita - anche per lui mantenuto il numero di gara personale, il 53 - guiderà, invece, una Ducati Panigale per i colori del team Jentin Doodson Motorsport. Questa partecipazione, forse, nasconde molto più di quello che in realtà appare. Infatti, "Il Pirata" (Polita) ha collaborato con la Ducati allo sviluppo della 1199 Panigale ed ha corso negli ultimi tre anni con le bicilindriche bolognesi. Ecco, quindi, che appare... l'ombra della Casa dietro questa operazione che offre una importante occasione di crescita per il pilota di Jesi. E' logico pensare che per testare la nuova nata la Ducati abbia rivolto la sua attenzione oltre che alla FIM Cup Superstock, al CIV Superstock e, appunto, al più competitivo campionato nazionale con regolamento a metà tra la STK e la SBK.

Altro elemento di indubbio interesse sarà la partecipazione per la prima volta di due giovani piloti italiani all'intero Campionato Britannico. Non risulta, infatti, negli ultimi anni una presenza di nostri piloti nel BSB e l'arrivo di Scassa e Polita rappresenta una sorta di verifica del livello di competitività di quel campionato rispetto ai nostri standard. I nostri due rappresentanti hanno vinto il titolo italiano nelle categorie più prestigiose (Superstock e Superbike) e quindi - pur avendo mancato, per vari motivi, il salto di qualità definitivo - hanno un potenziale tale da poter puntare quantomeno al podio.

Luca ScassaE che uno straniero vinca nel BSB non è cosa rara, tanto che dal 2005 ben quattro titoli su otto sono andati a piloti non britannici: lo spagnolo Gregorio Lavilla si è imposto con la Ducati nel 2005 mentre il giapponese Ryuichi Kiyonari ha portato la Honda alla vittoria nel 2006, 2007 e 2010. Da non dimenticare nemmeno che l'australiano Joshua Brookes è arrivato secondo nel 2010. E come non ricordare che nel 1999 si è imposto l''australiano Troy Bayliss? A proposito di Ducati, Shane Byrne dato l'ultimo titolo alla Casa bolognese nel 2008 correndo per il team GSE.

Importante sarà per i nostri il fattore campo perché Scassa e Polita conoscono Brands Hatch (nella configurazione mondiale) dove si correranno ben tre prove, Assen, Donington Park e Silverstone (anche qui nella versione "mondiale") - per averci corso le serie iridate mentre saranno completamente nuovi circuiti come Thruxton, Snetterton, Knockhill, Oulton Park e Cadwell Park, tracciati tipicamente british...  Visto, però, quello che ha fatto Luca negli USA quando andò nel Campionato AMA con la MV Agusta, non dovrebbero esserci problemi ad andare forte anche su tracciati nuovi.

Completa lo schieramento tricolore anche il team emiliano Supersonic che correrà con le BMW , una delle quale affidata a Anthony West.

Il British Superbike prenderà il via il 9 aprile sul circuito Indy di Brands Hatch.

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