Sono emerse già delle indicazioni nei primi tre giorni di prove di Phillip Island che hanno visto Carlos Checa sempre in testa alla graduatoria dei tempi. Per Carlos che ha superato brillantemente anche un problema virale che lo ha debilitato per mezza giornata, rimane ora il problema degli pneumatici. Infatti la tre giorni australiana ha dimostrato che i sei chili non rappresentano un problema - ma senza in quanto avrebbe girato? - sul giro secco. Non è stato possibile verificare le ripercussioni che potrebbe avere il maggior peso sulla tenuta delle gomme nella lunga distanza. Questo interrogativo potrà essere sciolto nei prossimi test di lunedì e martedì, quando ci sarà la Pirelli con le coperture 2012.
Sei decimi dal leader ha accusato Jakub Smrz con la seconda Ducati in classifica e forse questa differenza sta tutta nel "manico" dello spagnolo.
MINACCIA KAWASAKI - Una vera "ombra" di Carlos Checa è stato Tom Sykes con la ZX-10R,, alla quale la "cura" spagnola (e giapponese) sembra aver fatto i suoi effetti. Sykes aveva fatto vedere nella seconda parte del 2011 una grande progressione e si parlava di grandi tempi nei test privati. Ora sembra che alle ipotesi si sia passati ai fatti e lo dimostra anche il fatto che Joan Lascorz, l'altro pilota della verdona, è titolare del quinto tempo assoluto.
Ed a proposito di tempi è bene rilevare che Checa ha girato in 1'31"8 nel suo miglior crono, mentre lo scorso anno aveva staccato un 1'30"578. Sempre nel 2011, in gara, Max Biaggi aveva girato in 1'32"012. Il miglior giro in assoluto della Superbike è di Troy Corser che nel 2007 aveva girato in 1'31"826.
SODDISFAZIONE A META' PER BMW - Solo quattro i decimi di distacco di Leon Haslam da Carlos Checa con i tempi "dichiarati" dai team. Un risultato che potrebbe soddisfare la Casa tedesca che quest'anno ha intenzioni molto aggressive. Il britannico è stato sempre nelle prime posizioni mentre un campanello d'allarme suona per Marco Melandri che ha solo il decimo tempo assoluto. Il ravennate sembra molto arrabbiato per la sua prestazione e il "contatto" con Michel Fabrizio non lo ha certamente contributo a rassenerarlo.
Ed a proposito del romano c'è da dire che l'ottavo crono assoluto alla prima uscita collettiva può essere considerato positivamente mentre Ayrton Badovini - caduta a parte - sembra avere qualche difficoltà in più (14° tempo)
L'APRILIA DIMEZZATA - Quella che dovrebbe essere la stagione della riconquista del titolo per Aprilia comincia con un contrattempo rappresentato dalla caduta di Eugene Laverty che forse impedirà all'irlandese di prendere parte alla prima gara.
Per contro c'è il quarto tempo di Max Biaggi che accusa, al momento, mezzo secondo da Checa. Polemiche sul regolamento pro-Ducati a parte, rimane il fatto che il Corsaro ha utilizzato queste prime prove per amalgamarsi con il suo nuovo staff su una pista che non è certamente tra le più favorevoli alla sua RSV 4 R. Al termine dei tre giorni Max ha comunque girato due decimi più veloce del suo temibile compagno di squadra.
PARTENZA IN SALITA PER SUZUKI - C'era grande attesa per la Suzuki che, come scritto, si presentava con un mix di elementi positivi come una moto profondamente rivista dal team Crescent, aggiornata da pezzi di Yoshimura e, soprattutto, guidata da quel vero talento che è John Hopkins. Purtroppo la curiosità è durata poco perché Hopper è caduto il primo giorno, tornando negli Stati Uniti per farsi visitare alla mano infortunata. CI sono poche possibilità di rivederlo in pista a Phillip Island.
Il testimone è passato, quindi, a Leon Camier che non ha sorpreso stabilendo l'undicesimo tempo. Ed anche Josh Brookes chiamato a sostituire Hopkins non ha fatto meglio, scivolando appena salito in moto.
BENE I GIOVANI - Prime uscite positive anche per i debuttanti con Davide Giugliano e Lorenzo Zanetti che hanno preso confidenza con moto e pista. Il primo è scivolato senza conseguenze ma questo non ha influito sulla sua prestazione.
Ora, dopo un breve periodo di riposo, le Superbike torneranno in pista lunedì e martedì prossimi e rivedremo anche la Honda, assente in questi giorni ed allora si entrerà decisamente in clima mondiale.