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Ducati 1199 : un motore Superquadro

Tra poco in pista a Yas Marina con la attesa Panigale da 195 cv

Moto - News: Ducati 1199 : un motore Superquadro

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Lo chiamano Superquadro, ed è uno degli elementi che più desta curiosità della nuova 1199 Panigale. Non potrebbe essere altrimenti, trattandosi del motore che svolge funzione portante per questa Superbike. Non si tratta di evoluzione, qua si parla di rivoluzione. Un propulsore completamente nuovo, che doveva rispettare tre parole d’ordine: più potenza, più coppia, più fruibilità. Il tutto riducendo il peso complessivo della moto e, da non sottovalutare, i costi di manutenzione programmata. Un motore migliore nelle prestazioni, più leggero e più affidabile insomma.

Si è ripartiti quindi da un foglio bianco, cercando di pensare fuori dagli schemi. Il risultato sta nel nome: Superquadro, così chiamato per il rapporto esasperato tra alesaggio e corsa corta. I dati, sono oramai noti da tempo: 195 cavalli di potenza massima, valore di riferimento assoluto per un bicilindrico di produzione. Il valore di coppia massima è di 13.5 kgm, variabile nell’impostazione grazie ai Riding mode.

Un motore totalmente nuovo: rispetto alla 1198 si è mantenuto solo la configurazione a L di 90 gradi, ideata dall’ingegner Taglioni, ed il comando Desmodromico delle valvole. L’architettura del motore è stata completamente rivista, considerando la sua natura portante. Bisognava quindi intervenire anche su distribuzione dei pesi e robustezza. I cilindri sono stati fatti ruotare all’indietro di 6 gradi intorno al carter motore, arrivando ad un angolo di 21 gradi tra cilindro anteriore e piano orizzontale. In questo modo il motore è stato collocato più in avanti di 32 mm, consentendo una distribuzione dei pesi migliore tra anteriore e posteriore.

Rivisitazione anche per i carter del motore, ora con bronzine di banco dell’albero motore. Una soluzione che, precedentemente, a Borgo Panigale, avevano utilizzato solo per la Ducati Desmosedici RR. La velocità del motore è stata aumentata, così come si è intervenuti sulla fluidodinamica. Parlando in cifre, si può quindi citare il rapporto tra alesaggio e corsa da 112mm x 60.8mm, 1.84:1. Tale rapporto, permette un incremento deciso dei giri, grazie alla corsa molto corta dell’albero motore. Tanto per fare un esempio, prendendo in considerazione il motore del 1198 Testastretta Evoluzione, le valvole di aspirazione sono state portate da 43.5 a 46.8 mm, e quelle di scarico da 34.5 a 38.2mm.

Parlando dei pistoni, è evidente come questi siano di chiara origine racing. Un’anima evidente nel fondello con doppia travatura, concepito per combinare massima resistenza e rigidezza, permettendo di ridurre le superfici di spinta del pistone stesso.

Ovviamente, trattandosi di Ducati, il carattere non poteva che essere Desmodromico. Una scelta ancor più voluta proprio per le alte velocità e le dimensioni maggiorate delle valvole. Con queste potenze e dimensioni – dicono in Ducati – i bilancieri non riuscirebbero a seguire i profili di chiusura spinti delle camme, se si affidassero alle più comuni molle.

Come conseguenza, i progettisti hanno cambiato l’originale trasmissione a cinghia, con una configurazione mista a catena e ingranaggi.

Questo è quanto offerto – sulla carta – dal motore Superquadro della nuova Ducati 1199 Panigale. Ora non resta che metterlo alla prova. Ci troviamo infatti sul circuito di Yas Marina, pronti a salire in sella a questa nuova arma della casa bolognese. Rimanete collegati per i prossimi aggiornamenti da Abu Dhabi.

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