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1199 Panigale: a cospetto del Mito

A poche ore dal test della nuova Ducati sul circuito Yas Marina di Abu Dhabi

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Mythos, il mito. Nel IV secolo a.C., ai tempi di Platone, tale vocabolo, fu messo in contrapposizione a Logos, il discorso razionale, per far si che rappresentasse la leggenda. XXI secolo. Può un oggetto meccanico, ancor prima di essere provato, essere un mythos? Noi non possiamo dirvelo, ma è certo che Ducati 1199 Panigale è sicuramente uno dei vocaboli più utilizzati tra addetti ai lavori e non.

Nessuno l’ha provata, quindi nessuno ancora può trasformarein realtà certe premesse. Eppure, analizzando la scheda tecnica, ma ancor di più, osservando le sue linee e le sue forme, si percepiscono sensazioni di grinta, fierezza, potenza, compattezza. Tratti caratterizzanti, se riferiti ad una moto, di un Mito.

CIFRE DA TOP - Non potrebbe essere altrimenti. 195 cavalli, 132 Nm di coppia, 164 kg di peso e soluzioni tecniche figlie delle competizioni.

Figlia degli dei delle corse, la giovane Panigale dovrà sicuramente dimostrare in pista che dietro le parole, le chiacchiere, esistono prestazioni reali.

Per farlo, a Borgo Panigale hanno voluto dare un taglio con il passato, senza però dimenticare il proprio credo. Via il doppio scarico posteriore, via il traliccio, ecco un telaio monoscocca, un motore – il Superquadro – portante, un’elettronica sofisticatissima e dimensioni ridotte. Un travaso di tecnologia figlia della Ducati Desmosedici.

MOTORE E TELAIO - La compatta struttura monoscocca, fusa in alluminio, utilizza il motore Superquadro come elemento strutturale

Un telaio fissato direttamente alla testa del motore. Oltre ad assolvere alla funzione classica di telaio, il monoscocca funge anche da airbox (al suo interno sono infatti alloggiati, oltre al filtro dell’aria, i corpi farfallati ed il circuito carburante completo di iniettori), sfruttando il fondo del serbatoio in alluminio, alleggerito di 1,9kg rispetto a quello del 1198, come coperchio di chiusura.

Veniamo ora al Superquadro: se per i cilindri è stata mantenuta la configurazione bicilindrica a L a 90°, la parte termica del nuovo motore è stata ruotata all'indietro di altri 6° intorno all'albero motore per consentire agli ingegneri di modificare l'equilibro dei pesi tra anteriore e posteriore. Ciò consente inoltre una geometria di sterzo con 24,5° di inclinazione del cannotto e 100mm di avancorsa.

Esteticamente la moto offre due sensazioni: compattezza e cura per i dettagli. Ogni componente è estremamente curato, non  superfluo, ed in più, è efficiente. Il proiettore anteriore bifaro orizzontale, ad esempio, è parte integrante dei condotti di aspirazione frontali. Le linee di questa 1199 sono minimaliste, spigolose ma allo stesso tempo anche affusolate. Il codino è un capolavoro di estetica e ricercatezza, con i due gruppi ottici che si avvolgono intorno agli sfoghi d’aria presenti nel gruppo sella-codone. Lo stesso forcellone, monobraccio, è oramai, oltre che precisa scelta tecnica (ripresa già con la 1098 dopo la parentesi bi-braccio con la 999) un elemento estetico imprescindibile per la Superbike bolognese.

CICLISTICA - Per poter offrire il meglio, ci si deve equipaggiare con il meglio. Ciclisticamente ecco quindi far capolino – sulle versioni S e Tricolore – la nuovissima tecnologia dei Riding Mode Ducati applicata alle sospensioni. Queste due versioni sono infatti dotate del sistema DES (Ducati Electronic Suspension) di casa Ohlins, sia all’anteriore che posteriore. La forcella anteriore da 43 mm, è regolabile elettronicamente sia in compressione che estensione, mentre il precarico è manuale. Elettronico anche l’ammortizzatore di sterzo regolabile. Al posteriore, il doppio tubo TTX, consente regolazione separata del freno in compressione ed estensione.

La versione “base” monta invece una forcella Marzocchi pressurizzata da 50mm con steli in alluminio anodizzato, mentre al posteriore troviamo il mono Sachs completamente regolabile. Non sarà sfuggito inoltre il posizionamento stesso del Mono, posto di lato. Una scelta che permette una migliore accessibilità ma anche, la possibilità di poter regolare il leveraggio, per ottenere una sospensione posteriore progressiva in caso di utilizzo stradale, o lineare (flat) per l’uso su pista.

A frenare la 1199 ci pensano le pinze Monoblocco Brembo con pistoncini da 30mm e dischi da 330. In aggiunta, ecco la tecnologia ABS, integrato al processore 9ME di casa Bosh, abilita integralmente l’ABS solo all’anteriore (in modalità Race) consentendo maggiore libertà al posteriore in ingresso di curva. In modalità Sport e Wet invece, azionando la leva del freno anteriore, si innesca un sistema di frenata combinata tra anteriore e posteriore.

RIDING MODE - Abbiamo parlato di Riding Mode, ed  in effetti il sistema, introdotto sulla Multistrada nel 2010, ha fatto capolino sulla Panigale. Ogni Riding Mode è programmato per variare il carattere del motore, l’assetto delle sospensioni, oltre ai livelli di ABS, DTC (Ducati Traction Control) e l’EBC (Engine Brake Control).  Tre le modalità: Race, Sport e Wet

Race: il pilota può contare su 195CV di erogazione illimitata, con risposta diretta del RdW all'apertura del gas e, nella versione ‘S’, un assetto delle sospensioni specifico per la pista. La modalità Race riduce anche il livello di intervento del DTC, predispone l'EBC per prestazioni agonistiche  l'ABS per l'attivazione al solo anteriore con riduzione del meccanismo anti-sollevamento del posteriore,riconfigurando istantaneamente il cruscotto secondo una visualizzazione orientata alla pista.

Sport: il pilota può contare, su strada o in pista, su 195CV di erogazione con risposta 'morbida' del RdW all'apertura del gas e, nella versione ‘S’, su un assetto delle sospensioni di tipo sportivo. Nella modalità Sport, il livello d'intervento del DTC è leggermente superiore, l'EBC è predisposto per prestazioni sportive e l'ABS per l'attivazione sia all'anteriore che al posteriore con potenziamento del meccanismo anti-sollevamento del posteriore.

Wet: 120CV di erogazione con risposta 'morbida' del RdW all'apertura del gas, livello superiore d'intervento del DTC, ECB adeguato alle condizioni ambientali, DQS disattivato, ABS completamente attivato e, nella versione ‘S’, un assetto delle sospensioni ottimizzato per condizioni di scarso grip.

Abbiamo scritto che nessun uomo aveva provato la 1199. Non siamo stati del tutto sinceri. In effetti, una sola persona ha provato ufficialmente la Panigale. Si chiama Troy Bayliss e l’ha provata sul circuito di Yas Marina ad Abu Dhabi. Ora la palla passa a noi di GPOne, pronti a sperimentare la medesima emozione sull’arma definitiva di casa Ducati. Sarà solo un mythos teorico, o a queste parole corrisponderà realtà?

Leggeteci nei prossimi giorni e lo scopriremo assieme.

Clicca su "Play" per vedere il teaser con Bayliss alla guida



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