Oggi Stoner grazie all’aiuto del suo fisioterapista è riuscito ad abbandonare la sua camera di hotel per tornare in quello che è il suo habitat naturale, la pista. E l’ha fatto a modo suo, facendo il miglior tempo e disegnando lunghe virgole nere sull’asfalto di Sepang.
“Non sono troppo preoccupato per quello che è successo ieri – spiega Casey Stoner – non è la prima volta, si solito mi capita la mattina, alzandomi dal letto, ma dopo 2 o 3 ore il dolore svanisce”. Per sua sfortuna invece ieri il problema non è scomparso dopo poco tempo: “non so quale si la causa – ammette – ho già fatto delle lastre alla schiena e non hanno evidenziato niente, ne farò un'altra. Certo nella mia carriera qualche botta l’ho presa cadendo”.
Se mentre parla tradisce ancora una certa rigidità nei movimenti, in sella non ha avuto problemi. “Sono abbastanza soddisfatto di oggi – dice il canguro – ho provato il nuovo telaio e siamo andati nella giusta direzione con le scelte prese a Valencia, anche se il chattering non è ancora completamente risolto. Adesso proveremo a prendere una strada leggermente diversa e vedremo dove ci porterà”. Un altro dettaglio da sistemare è quello dei controlli elettronici sul motore: “con la 1000 si può usare meno elettronica rispetto all’800 perché la maggiore coppia facilita il controllo in uscita, ma dobbiamo ancora lavorare su questo aspetto, come sulle nuove gomme che domani proverò”.
La Yamaha intanto è molto vicina, e la cosa non stupisce Stoner: “avevo già capito ieri quale fosse il loro livello, hanno fatto un bel lavoro e non c’è molta differenza in questo momento fra la nostra e la loro moto in questo momento. Poi bisogna considerare che Lorenzo non sale su una MotoGP da tanto tempo, ha margini di miglioramento”. L’unica cosa che l’ha spaventato è il finto tempo di Spies: “sul momento ci ho creduto e sono rimasto a bocca aperta, poi ragionandoci ho capito che era un giro impossibile”.
Dani Pedrosa, l’altra metà del box HRC, ha invece una faccia un po’ più buia: “per adesso abbiamo tante domande e nessuna risposta. Ho provato il nuovo telaio, migliora la fase di frenata ma in compenso il chattering aumenta rispetto a quello usato a Valencia. Non so quale sceglieremo, dovremo valutare attentamente pregi e difetti di ognuno”. Lo spagnolo ha siglato il 4° tempo, ma ha dovuto fare i conti anche con un inconveniente tecnico: “già ieri avevo avuto qualche problema col freno posteriore, ma oggi ha smesso completamente di funzionare. Comunque sono riuscito a fare molti giri oggi e domani proveremo qualcosa di nuovo”.