Lorenzo: la M1 migliore di sempre

La Yamaha piazza 3 moto nei primi 5. Spies: "stiamo seguendo la strada giusta"


Il vice campione del mondo arriva stanco all’appuntamento coi giornalisti dopo 40 giri nel caldo infernale della pista di Sepang: “è dura riprendere il ritmo dopo tanto tempo senza guidare una MotoGP” ammette Jorge Lorenzo, autore oggi del terzo tempo, a 173 millesimi da Stoner. “L’importante è essere riuscito a tenere un passo costante per tutta la giornata, anzi l'ho perfino miglioratoo nel finale. Di solito ci metto molto ad abituarmi e ad essere veloce, invece in questi due giorni mi sono subito trovato bene”.

Il bilancio può essere quindi positivo: “non abbiamo fatto un grande balzo avanti rispetto a ieri, ma comunque siamo migliorati – spiega – non poteva essere diversamente perché ho lavorato sui dettagli, sarà solo domani che proverò le cose più importanti, sia di elettronica che di ciclista. Comunque questa è la M1 più veloce che abbia mai provato su questa pista, il tempo di oggi non l’avevo mai fatto, se non con le gomme da qualifica”. Qualche difetto però rimane e lo condivide con la Honda, “sento ancora un po’ di chattering, bisognerà lavorarci su”, ancora una volta l’avversario con cui confrontarsi: “non so quale delle due sia la moto migliore – afferma Lorenzo – penso sia uno scontro bilanciato, poi la differenza la fanno i piloti”.

E una differenza enorme oggi sembrava averla fatta Ben Spies, quando il monitor dei tempi l’ha catapultato in prima posizione fermando il cronometro quasi 3 secondi prima di quanto fatto da Stoner. Un semplice errore che non ha comunque tolto al texano la soddisfazione di essere il primo pilota Yamaha, per poco più di un decimo davanti a Jorge. “Sono andato molto bene nella mattinata – ha spiegato – e quando il circuito è incominciato a diventare più lento sono riuscito a tenere un buon passo. Abbiamo iniziato ad agire sul bilanciamento della moto e a giocare con l’elettronica per trovare una buona base. Nei test di Valencia avevamo preso la giusta direzione e qui stiamo facendo un altro passo avanti”.

Cal CrutchlowPoteva invece essere quarto in classifica Cal Crutchlow, sopravanzato negli ultimi minuti dalla Honda di Pedrosa. Un buon risultato dopo la fatica fatta nella scorsa stagione, quella del debutto. L’inglese ha spiegato così il cambiamento: “la nuova M1 non è molto diversa dalla 800, ma mi piace di più, forse per un pilota come me che viene dalla Superbike è una moto più facile da interpretare. Non occorre essere precisi come con la vecchia perché i 200 cc in più ti aiutano a uscire dalle curve e puoi gestire meglio la potenza”. Il pilota del team Tech 3 non si fa però illusioni: “vedremo in Qatar i veri valori in campo, qui non siamo né in qualifica né in gara e i tempi contano fino a un certo punto. Io cerco di fare il mio meglio con quello che mi mettono a disposizione, non sono io a chiedere nuove parti o evoluzioni, quello spetta a Ben e Jorge”.

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