Rossi: risolta la metà dei problemi

Valentino: "per gli altri servono interventi più radicali, ma solo su dei particolari"


Nonostante rispetto a ieri il distacco dal primo sia aumentato, sfiorando il secondo, e la sua non sia la prima Ducati nella lista dei tempi, preceduta dalla GPZero di Barbera, il buon umore non ha abbandonato neanche oggi Valentino. “Alla mia età questi primi test sono molto faticosi, dieci anni fa era un’altra cosa” ha scherzato poco dopo essere sceso dalla moto. E non ha rinunciato neanche a commentare ironicamente il super record attribuito a Spies per errore: “mi sono veramente preoccupato quando ho visto quell’1’58” sullo schermo, soprattutto perché l’aveva fatto uscendo dai box, partendo da fermo”. Un segno, l’allegria, che nonostante qualche difficoltà in più rispetto a ieri Rossi non è comunque preoccupato.

Questa è stata una giornata più difficile rispetto a ieri?

Sì, ma ce l’aspettavamo, non dobbiamo dimenticare che questa moto è nuovissima, l’ho guidata ieri per la prima volta. Anche oggi comunque sono stati dei test positivi, il nostro obiettivo era scendere sotto i 2’02” e l’abbiamo centrato e non per un solo giro”.

A che punto siete nella risoluzione dei problemi?

Rispetto allo scorso anno ne abbiamo risolti il 50%, per i rimanenti ci vorrà un po’ più di tempo. Questo è un momento molto importante per lo sviluppo e per gettare le basi per il futuro. Anche sull’elettronica dovremo lavorare ancora, anche se è migliorata molto”.

Valentino Rossi derapa sull'asfalto di SepangCi vogliono degli interventi radicali?

Sì, ma niente di troppo grande, non dobbiamo rifare il telaio ma solo qualche piccola parte, però non basta intervenire solo sulle regolazioni. E’ una cosa che sapevamo e abbiamo ancora due mesi di tempo”.

Oggi hai fatto delle uscite di pochi giri ognuna, domani i programmi cambieranno?

Ho tante cose da fare, per questo ho fatto delle run corte. Per una simulazione di gara è ancora troppo presto, ma mi piacerebbe a fare qualche giro consecutivo in più, valuteremo domani”.

Quanto sono distanti Honda e Yamaha?

Non è un mistero che siano entrambe delle ottime moto che girano in pista da un anno mentre noi da due giorni, in più sono guidate da piloti molto forti. Oggi però mi è capitato di fare alcuni giri con Bautista e ho potuto verificare quanto siamo migliorati in staccata e in inserimento. Non mi voglio però ancora sbilanciare, aspettiamo domani e alla fine scopriremo a che punto siamo”.

Allora sarà una giornata impegnativa.

Alle 10 meno qualche minuto sarò già ai box ad aspettare la luce verde! A parte gli scherzi, abbiamo qualche idea da verificare e proverò anche le nuove gomme portate dalla Bridgestone”.

Articoli che potrebbero interessarti