Bridgestone: gomme uguali per tutti

Fortemente volute dalla Dorna per ridurre i costi ed aumentare il numero di moto in griglia, le CRT potranno usufruire di alcuni vantaggi regolamentari per ridurre il divario prestazionale che attualmente le divide dai prototipi puri. Oltre alla maggiore capienza del serbatoio e numero di propulsori a disposizione, si era ipotizzato che la Bridgestone fornisse pneumatici ad hoc per le nuove arrivate in MotoGP, ma sembra che questa possibilità rimarrà una chimera. Almeno per ora.

Hiroshi Yamada, manager del reparto corse della casa giapponese, ha infatti dichiarato che la Bridgestone fornirà gli stessi pneumatici sia ai prototipi che alle CRT, a meno che non si presentino problemi di sicurezza. Leggendo tra le righe, questo significa che le CRT non hanno potuto offrire  alcuna indicazione sullo sviluppo di una componente fondamentale, sia a livello di prestazioni che di sicurezza.

Una contraddizione in termini, visto che la Dorna sta facendo di tutto per incrementare la competitività di questa nuova categoria. Ma anche l’ennesimo esempio dell’eterno dilemma tra spettacolo e abbassamento dei costi. Come sottolineato da Gigi Dall’Igna, responsabile del reparto corse Aprilia, le gomme giapponesi richiedono interventi strutturali e ciclistici per le CRT, che montano componenti derivati da anni di sviluppo nel campionato Superbike.

Loris Capirossi, consulente Dorna con il preciso mandato di risolvere gli attuali problemi con le gomme, aveva anticipato che la Bridgestone avrebbe portato novità importanti ai test di Sepang. L’unica certezza, al momento, è che le CRT soffrono (nel migliore dei casi) distacchi intorno ai 4 secondi al giro dai prototipi. Alla luce anche di una stagione MotoGP martoriata da cadute e infortuni, nella quale i pneumatici sono stati apertamente criticati dai piloti per la difficoltà ad entrare in temperatura e la conseguente imprevedibilità nei primi giri, è evidente che la casa giapponese avrà molti sguardi puntati addosso la prossima settimana.