Domani a Jerez l'alba della nuova Ducati

Checa e Battaini porteranno per la prima volta in pista la MotoGP 2012

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Domani sarà l’asfalto del circuito di Jerez a tenere a battesimo la nuova Ducati Desmosedici, progettata e assemblata a tempo di record dal reparto corse della Casa di Borgo Panigale guidato da Filippo Preziosi. Tre giorni di test che serviranno soprattutto a verificare il corretto funzionamento della moto prima di affidarla ai polsi di Valentino Rossi e Nicky Hayden a Sepang a fine mese. Alla guida della nuova MotoGP bolognese, da martedì a giovedì, si alterneranno il collaudatore Franco Battaini e Carlos Checa,  al primo sarà affidato lo shake down, mentre il secondo proverà diverse regolazioni ciclistiche, come rivelato a Wrooom dal team manager Vittoriano Guareschi, anch’egli in Spagna per supervisionare i lavori.

Questi primi giorni di prova saranno fondamentali per verificare il comportamento dell’inedito telaio e del nuovo motore, realizzato seguendo le indicazioni dei due piloti ufficiali nel corso della passata stagione. Come dichiarato da Filippo Preziosi, saranno ben poche le parti in comune con la GPZero scesa in pista a Valencia, solo l’anteriore e il gruppo ruota posteriore. Anche il telaio in alluminio non sarà lo stesso del primo prototipo sceso in pista a Valencia, nell’ottica di avere una moto totalmente diversa sia per quanto riguarda la distribuzione dei pesi che la posizione di guida, due degli aspetti ritenuti più critici dall’analisi di Rossi.

Quello che è certo è che invece cambierà poco dal punto di vista estetico, con carene molto simili nella forma a quelle usate nel 2011 che veleranno il vero mistero del prototipo progettato per la prossima stagione: il motore. Dall’ingresso in MotoGP, Ducati ha sempre mantenuto nei suoi motori il caratteristico angolo di inclinazione fra i cilindri di 90°, misura distintiva anche dei bicilindrici che equipaggiano le moto di produzione. Questa scelta si è però rivelata un limite nella scorsa stagione, poiché a causa degli ingombri non permetteva di avanzare il motore nel telaio quanto si sarebbe voluto. Due quindi le soluzioni possibili: ruotare il motore all’indietro, come fatto sulla Panigale, o riprogettare il propulsore con un angolo più stretto. Su questo punto Filippo Preziosi non ha però voluto rivelare nessuna informazione ed è probabile che il segreto rimarrà celato per ancora molto tempo.

I tre giorni di test serviranno a fornire le prime, importanti indicazioni sulla nuova moto. In Ducati hanno lavorato a ritmi “forzati” per riuscire a portare in pista la moto già a gennaio, tanto che è stata assemblata nei giorni di Wrooom. Sempre per una questione di tempi, sarà solo una la nuova Desmosedici a disposizione di Valentino e Nicky in Malesia, occasione in cui potranno confrontarla con la precedente GPZero.

Il nuovo anno si apre quindi con la più importante delle sfide per la Ducati, scoprire finalmente se la direzione presa è definitivamente quella giusta. Per superare l’esame avrà due settimane di tempo, l’aspettano gli “assistenti” Checa e Battaini e i “docenti” Rossi e Hayden.

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