Sacchi: CRT con Aprilia, ma non factory

Al debutto con un telaio realizzato internamente e motore Aprilia

Sacchi: CRT con Aprilia, ma non factory

L’ultimo punto interrogativo abbandona la lista dei CRT iscritti per la prossima stagione. Se da tempo era ormai noto il nome del pilota schierato dal team Ioda Racing nella massima categoria per la prossima stagione, Danilo Petrucci, rimaneva il mistero sulla moto che avrebbe portato in gara. Giampiero Sacchi, patron della scuderia, ha fatto una scelta quanto mai coraggiosa per il debutto in MotoGP: costruire in prima persona il telaio che verrà equipaggiato con il motore Aprilia quattro cilindri della RSV-4.

Una scelta, comunque, dettata anche da ragioni economiche, visto che l'Aprilia offre, come sempre, il pacchetto completo...ma non gratis.

Il progetto dovrebbe essere realizzato al 100 per cento internamente, senza appoggiarsi ad alcuna engineering esterna, dalla struttura che ha già visto la nascita della Moto3 che gareggeràquest' anno. I lavori sono partiti lo scorso settembre e proprio in questi giorni si sta terminando l’assemblaggio della moto che dovrebbe debuttare per i primi test in pista agli inizi di febbraio. “La nostra moto per il prossimo anno sarà una Ioda Racing” rivela Sacchi non senza una punta di orgoglio, sempre più a suo agio nei panni del costruttore. Non solo la ciclistica sarà realizzata dalla piccola factory di Terni, ma questa si occuperà anche dell’elaborazione dei propulsori Aprilia, che non saranno quindi delle unità derivate da quelle usate dal campionato Superbike. Ciò potrebbe precludere alla squadra i motori migliori, che invece avrà il team di Aspar, trasmissione ad ingranaggi inclusa. In compenso ai box ci sarà un uomo che la RSV-4 la conosce bene: Giovanni Sandi, ex capomeccanico di Max Biaggi in Superbike.

Una scelta controcorrente quella del manager italiano, che non ha voluto affidarsi a telaisti esterni e nemmeno direttamente ad Aprilia, come fatto dal team Aspar. Come la Ducati con la Desmosedici, potrà vantare moto, telaio e pilota made in Italy.

Per vedere la CRT marchiata Ioda in azione bisognerà però ancora aspettare un mese, “stiamo definendo in questi giorni il calendario dei test” dice Sacchi, ma con tutta probabilità il primo shake down sarà in Spagna, sul circuito di Aragon.

Ciò significa partire in enorme ritardo rispetto alla concorrenza. Inclusa quella degli altri team CRT. Vedremo presto se la scelta, economicamente sicuramente vantaggiosa, porterà anche a qualche risultato sportivo.

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