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Rc: cerchiamo di fare chiarezza

Decreto Sviluppo-bis è Legge: cosa cambia?

Moto - News: Rc: cerchiamo di fare chiarezza

Ci siamo, il Decreto Sviluppo-bis è Legge, questo grazie al sì del Senato. Iniziamo con il dire che ad occuparsi delle frodi nel settore Rca, sarà una struttura facente capo all’Ivass, l’ente che andrà a sostituire l’Isvap, organo di vigilanza sulle Assicurazioni. Questa avrà la possibilità di denunciare i "furbi del colpo di frusta" ai Palazzi di Giustizia. In teoria, così facendo, i costi a carico delle Assicurazioni dovrebbero scendere, conseguenza diretta di truffe inferiori; di riflesso, dovrebbero trarne beneficio i prezzi delle Rca. Visto che sono da sempre proprio le Compagnie a lamentarsi delle frodi (sostengono che le truffe siano alla base dei continui e costanti rialzi tariffari), ci si aspetta una modifica dei listini verso... il basso.

TACITO RINNOVO

I poteri dell’Ivass (peraltro sotto il cappello della Banca d’Italia), fanno seguito alla Legge liberalizzazioni del 24 marzo 2012: "In ogni caso, le lesioni di lieve entità, che non siano suscettibili di accertamento clinico-strumentale obiettivo, non potranno dar luogo a risarcimento per danno biologico permanente". Insomma, parecchie novità del tutto a favore delle Compagnie da parte del Governo Monti: staremo a vedere se finalmente i consumatori ne trarranno beneficio. Novità anche per il tacito rinnovo nei contratti di assicurazione Rca: non scatterà più in automatico il prolungamento della polizza alla scadenza annuale. Comunque, grazie a un emendamento del Senato, gli assicurati avranno un periodo di 15 giorni di tolleranza per tutti i contratti: in assenza della richiesta di disdetta, la copertura è valida anche se il proprietario non avesse ancora saldato il pagamento del premio Rca. Coì facendo, non si resta "imprigionati" alla vecchia Compagnia, ma si può passare da un’Impresa all’altra.

ALLA SCADENZA

Spetterà poi all’Impresa informare sull’imminente scadenza del rapporto. L’operazione non dovrà essere effettuata oltre il 30° giorno prima della conclusione, mantenendo valido per 15 giorni dopo la fine del rapporto i termini di garanzia prestati. E qui si pone la questione: se una Compagnia si dimentica di comunicare l’imminente fine del contratto Rca, cosa succede? I maliziosi potrebbero arrivare a pensare che questa sia un’arma nelle mani di qualche Assicurazione, che così si liberebbe di clienti scomodi: chi causa numerosi incidenti, o guidatori virtuosi che pagano Rca bassissime ma che potrebbero subire sinistri da risarcire.

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