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Dakar 2013: tutto quello che c'è da sapere sul rally sudamericano

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Moto - News: Dakar 2013: tutto quello che c'è da sapere sul rally sudamericano

Appassionati del deserto e della Dakar, ci siamo. Siete pronti a vivere lo spettacolo di uno dei rally più belli del mondo? Percorsi formati da migliaia di chilometri di dune, con la loro polvere e le loro salite e discese infinite che nascondono insidie quali rocce o strapiombi improvvisi, montagne con i loro percorsi nei canyon infiniti... Agli antipodi, fango e polvere, ma anche guadi impossibili da superare, panorami mozzafiato che anche solo dalla televisione tolgono il respiro... I mezzi, siano moto, auto, quad o truck sottoposti a stress, tanto da dover cambiare motore più volte (pensiamo alle moto), centinaia di pneumatici da sostituire (e qualche frizione...), senza dimenticare i piloti che sudano, faticano, spingono i mezzi, e sono anche loro... "sotto stress" psicologico (se addirittura non si perdono...), vuoi anche per le poche ore di sonno. Derapate di potenza, salti, emozioni, gioia, ma anche dolore, dolore di dover rinunciare, quando magari mancano solo 100 Km all’arrivo e ci si ferma per un semplice guasto o una banale caduta, dopo che si è passato l’ultimo anno a prepararsi. Thierry Sabine, inventore della gara, lo diceva: "C'est la Dakar!".

A metà marzo 2012 vi abbiamo illustrato il percorso, che per la quinta volta consecuitiva si terrà nel territorio sudamericano. Si inizierà il 5 gennaio 2013 e si concluderà il 20 con i concorrenti che seguiranno il percorso tra Lima, in Perù e Santiago, in Cile. Come sempre è previsto un giorno di riposo, a San Miguel de Tucuman in Argentina. Saranno oltre 8.000 i Km (qualcosa in meno dell’anno scorso, che erano circa 9.000) e questa volta si andrà da Nord verso Sud. Anche per quest’anno le moto ammesse saranno solo con motori da 450cc, ma cambia il regolamento in merito alla sostituzione dei propulsori: il primo cambio costerà 15 minuti di penalità, il secondo 45 minuti, ed il terzo due ore.

PERU’, ARGENTINA E CILE
Come per l’anno scorso, i quindici giorni di gara possono essere suddivisi in tre zone: Perù, Argentina e Cile. In Perù, si terrà la partenza ed il percorso sarà lì fino al 10 di gennaio, quando, il giorno stesso, si passerà in Argentina, per poi cambiare nuovamente Paese il 17, quando si sconfinerà in Cile. Il Perù sarà caratterizzato da una larghissima caterna di dune (la Dakar nella sua storia non è mai partita così in mezzo al deserto) dove la navigazione sarà fondamentale. Dopo aver lasciato il Perù alle spalle, ed aver attraversato le Ande, il rally vedrà uno scenario differente: i terreni più "pastosi" e fangosi, inclusa una visita nel Gaucho con la conclusione nuovamente nel deserto dell’Argentina. Si attraverseranno le dune del Deserto del Fiambalà (famose per essere bianche e "morbide" come la farina) per poi arrivare in Cile, ritornando nel deserto dell’Atacama, tutto da navigare, per poi concludere a Santiago.

I PILOTI AL VIA

Iniziamo con il dire che i piloti al via saranno ben 196, otto in più dello scorso anno! Inutile dire che i favoriti sono due ed appartengono alla medesima squadra, quella della KTM; sono ovviamente il francese Cyril Despres (leggi la sua biografia), vincitore della scorsa edizione e dello spagnolo Marc Coma (secondo l’anno passato e vincitore dell’edizione 2011). Con loro, i rispettivi "portaborraccia", Ruben Faria (per Despres) e Juan Pedrero (per Coma). Un altro dei favoritissimi al podio è il portoghese Helder Rodrigues che ha abbandonato la Yamaha per salire sulla CRF450 Rally del Team Honda HRC. Con lui e dunque nello stesso team ci saranno Sam Sunderland, Felipe Zanol, Javier Pizzolito e Johnny Campbell. Altro squadrone, sarà quello dell’Husqvarna TE449 RR by Speedbrain che può vantare lo spagnolo Juan Barreda Bort (11esimo l’anno scorso), il portoghese Paulo Goncalves ed il nostro Alessandro Botturi (l’anno scorso si è piazzato ottavo con il Team Bordone Ferrari).

Questi gli ufficiali, ma non mancheranno tanti "privatoni", come il norvegese Pal Andrers Ullevalseter su KTM (sesto nel 2012), il ritorno del brasiliano che chiuse settimo nel 2011, Jean Azevedo (su KTM), lo spagnolo Jordi Villadoms che dopo la separazione con il Team Bordone Ferrari correrà con una Husqvarna TE449RR ufficiale fornita dalla Speedbrain gestita dal Team Tamarugal XC, Francisco Chaleco Lopez, anch’egli appiedato dal fallimento del team italiano e che sarà su una KTM gestita dal Team Tamarugal XC, lo slovacco Svitko Stefan su KTM (quinto l’anno passato), i tre francesi della Yamaha, Olivier Pain, David Casteu e David Fretigne, l’olandese Frans Verhoeven anch’egli su Yamaha, lo spagnolo Gerard Farres Guall (dovrebbe correre su KTM), senza dimenticare i due polacchi fortissimi sulle loro KTM, Kuba Przygonski e Jacek Czachor dell’Orlen Team ed il francese Alain Dulcos su Sherco (nel 2012 era all’Aprilia). Mancano all’appello nomi importanti quali lo statunitense Quinn Cody (cadde nella terza tappa l’anno scorso riportando la frattura della clavicola e un trauma cranico), Jonah Street e Johnny Aubert (l’anno scorso corse con l’Aprilia). Risulta poi nuovamente iscritta la vincitrice della categoria femminile: Eulalia Sanz Pla-Giribert.

GLI ITALIANI

Anche per questa 35esima edizione della Dakar, saranno diversi gli italiani al via. Mancherà Paolo Ceci (appiedato dal Team Bordone Ferrari) e con lui non saranno al nastro di partenza Filippo Ciotti (la Rieju non partecipa), Claudio Pederzoli, Francesco Nicola Tonetti, il "Professore" Federico Ghitti, Gianernesto Astori e Andrea Galli.

Confermati, invece, come già detto, Alessandro Botturi che correrà con l’Husqvarna ufficiale, Alex Zanotti suTM ufficiale (Campione Mondiale Baja classe 450 2012), Manuel Lucchese alla sua seconda Dakar su Husaberg (Campione Mondiale Baja classe Over 2012), Andrea Fasani su TM, Franco Panigalli e Fabio Mauri su Yamaha, Stefano Rampolla e Lorenzo Napodano su Honda, Luca Viglio su KTM, Paolo Sabatucci su Yamaha e alla sua 20esima Dakar, il veterano Franco Picco (su Yamaha).


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