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2010-2011: gli incidenti calano del 4%

Il 90% sono causati da errori umani. La tecnologia...

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Gli incidenti stradali sono diminuiti, sia in Europa che in Italia. Il dato più confortante riguarda il periodo compreso tra il 2010 e il 2011, quando il calo nel nostro Paese è stato del 4% contro una media europea del 2%. Il dato è emerso dall'edizione 2012 del Rapporto sulla sicurezza stradale di Dekra, presentato a Roma, ma nonostante sia incoraggiante non è sufficiente, visto che l'Italia è tra le nazioni che non è riuscita a centrare l'obiettivo comunitario di dimezzare in dieci anni il numero degli incidenti stradali. C'è ancora molto da fare ed il fattore umano resta problematico. Il 90% dei sinistri avviene per colpa della distrazione e più in generale dei comportamenti scorretti alla guida. Inoltre, l'eccessiva tecnologia può risultare controproducente se usata scorrettamente: per esempio impostare il navigatore mentre si sta guidando invece che in sosta alza la probabilità di avere un incidente. Per questo Dekra ha proposto interventi mirati a promuovere l'educazione alla sicurezza stradale sin dalle scuole primarie, dove siedono gli utenti della strada di domani, ed altre iniziative.

9 VOLTE SU 10 GLI INCIDENTI MORTALI SONO CAUSATI DA REGOLE NON RISPETTATE

Nel 90% dei casi l'errato comportamento alla guida causa un incidente non mortale, mentre il restante 10% è imputabile alle difettosità dei veicoli. Nove volte su dieci però gli incidenti mortali in Europa derivano dal mancato rispetto del Codice della Strada. E qui si apre un capitolo doloroso per il nostro paese. Come è emerso da un'indagine realizzata dalla Fondazione ANIA in collaborazione con Ispo, la violazione delle norme è molto diffusa: oltre il 70% degli automobilisti dichiara di infrangere le regole, pur essendo consapevole (lo ha ammesso oltre l'80% degli intervistati) dei rischi e delle conseguenze sociali ed economiche degli incidenti stradali. Le infrazioni considerate più gravi sono quelle che possono recare danno agli altri, in particolare guidare in stato psico-fisico alterato (76%), passare con il semaforo rosso (60%) e superare i limiti di velocità (52%).

UOMO E TECNOLOGIA, UN RAPPORTO A VOLTE CONFLITTUALE
Le nuove tecnologie di bordo rappresentano in maniera indiscussa un valido aiuto per i conducenti. Molti dispositivi, come il Predictive Emergency Braking System, fanno la differenza in termini di sicurezza, tuttavia occorre sottolineare che questi dispositivi "non sono in grado di sostituirsi completamente all'uomo e in alcuni casi sono fonte di distrazione alla guida'', come ha detto Marco Mauri, Chief country officer di Dekra Italia Holding. ''La quantità eccessiva di segnali di sicurezza dei dispositivi, ad esempio, porta a una disattenzione del guidatore, che non riconosce più come importanti tali segnali - ha aggiunto -. Inoltre più un veicolo effettua manovre in maniera automatica, minore è l'attenzione del conducente, che ha più tempo per occuparsi di altre cose come gestire un comando del navigatore satellitare, parlare al telefono senza un idoneo vivavoce o scrivere sms. E tempi di reazione per evitare un incidente, quando si è distratti, si allungano''.

LE PROPOSTE DI DEKRA PER STRADE PIU' SICURE
Per ridurre il numero degli incidenti stradali Dekra propone, oltre all'educazione specifica nelle scuole primarie, corsi di guida sicura dedicati ai neopatentati e campagne di sensibilizzazione e comunicazione sociale per far comprendere sempre più le regole del Codice della strada. Riguardo alle auto, Dekra propone una maggiore diffusione dei sistemi di assistenza alla guida e controlli regolari per verificare l'efficienza dei componenti meccanici ed elettronici di sicurezza durante l'intero ciclo di vita del veicolo; quindi intervalli di revisione più brevi per i veicoli più datati e soprattutto l'armonizzazione a livello europeo delle regole per la circolazione stradale.

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