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MotoGP: Marquez, come lui nessuno mai

Marc miglior debuttante nei test degli ultimi 4 anni, bene anche Iannone e Pirro

MotoGP: MotoGP: Marquez, come lui nessuno mai

Shuei Nakamoto, il vice presidente HRC, ne ha profetizzato un podio alla prima gara, Rossi, Lorenzo & C. aspettano di vederlo subito veloce. Marc Marquez per ora non ha tradito le aspettative, nell’ultima gara ha vinto partendo ultimo e sulla Honda MotoGP è stato subito veloce. Anzi velocissimo. Dopo soli 28 giri sulla mille di Tokyo ha limitato a solo poco più di un secondo il distacco dal compagno di squadra, quel Dani Pedrosa dominatore dell’ultima parte di campionato. Lo spagnolo è stato il più veloce dei debuttanti, dimostrando di essere capace di adattarsi velocemente alla potenza della RCV.

Chiariamolo subito, quelli di Valencia sono stati test anomali, caratterizzati dal maltempo e i piloti hanno avuto a disposizione poco tempo. Però al “pronti via” Marquez ha comunque ottenuto un risultato di quelli che non si vedono spesso. Andando ad analizzare i tempi ottenuti dai debuttanti nella classe regina negli ultimi quattro anni al loro primo test, il migliore era stato dodici mesi fa Stefan Bradl, che aveva comunque accusato più di 2 secondi dal primo. Per trovare qualcuno che si avvicini allo spagnolo, bisogna “scomodare” Cal Crutchlow, che al suo secondo giorno sulla Yamaha aveva limitato il gap sotto il secondo e mezzo.

Andrea IannoneNon è stato però solo Marquez a ben figurare, anche i due italiani della Ducati si sono difesi egregiamente. Per loro non era però la prima volta assoluta su una MotoGP, avevano entrambi già provato al Mugello nel corso della stagione. Il 1”3 e il 1”5 rimediati rispettivamente da Michele Pirro e Andrea Iannone sono comunque un ottimo risultato. Per usare un metro di paragone, Valentino Rossi al sui esordio sulla Ducati aveva chiuso a più di un secondo e mezzo. Le nuove leve si sono fatte valere, tanto più che il collaudatore pugliese della Rossa è stato appena 6 decimi più lento del titolare Hayden. Anche Bradley Smith, il meno atteso fra i debuttanti, ha preso meno di 2”3, meglio (seppur di poco) di quanto fatto dal suo compagno di squadra Crutchlow alla sua prima volta.

Barbera, Bautista e Simoncelli erano stati più lenti all’esordio rispetto a Marquez che alla vigilia era stato quanto mai cauto, parlando di tutte le difficoltà che avrebbe incontrato. Lo stesso Iannone, che ha fatto vedere di avere il polso giusto per domare la D16. La prova del nove la avremo solo a febbraio, a Sepang, perché Honda e Ducati prenderanno strade diverse per gli ultimi test, ma le premesse sono buone. Anche Pirro si è dimostrato veloce e potrebbe avere qualche possibilità in più nel corso della stagione. Se sono rose fioriranno, ma la MotoGP sembra avere trovato un buon ricambio generazionale.

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