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Decreto liberalizzazioni: la reazione delle Assicurazioni

Le Compagnie di fronte alla rivoluzione della Rca

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Per ora è solo un Decreto, e non ancora una Legge definitiva, perché va convertita dal Parlamento entro due mesi, ma di sicuro ha rivoluzionato la Rca. Infatti, le Assicurazioni hanno subito reagito, dicendo i loro "sì" e no" alle nuove norme. "Auspichiamo una maggiore collaborazione fra le figure istituzionali governative, le autorità di controllo, gli operatori di mercato al fine di evitare l’introduzione, in un comparto delicato come la Rc auto, di norme disomogenee dalle finalità condivisibili, ma di problematica applicazione". È il messaggio principale che esce dalla Tavola Rotonda dal titolo "Decreto liberalizzazioni: gli impatti sul mercato assicurativo, scenari e strategie" organizzata dal MIB School of Management di Trieste. Qui si sono confrontati Elena Bellizzi (Isvap - Responsabile servizio tutela del consumatore); Giampaolo Crenca (Studio Attuariale Crenca & Associati); Fabio Sattler (Allianz - Direttore sinistri); Enrico San Pietro (Unipol – vicedirettore Danni); Alessandro Santoliquido (Sara Assicurazioni - Direttore generale); Manlio Lostuzzi (Generali - vicedirettore Assicurazioni Generali).

In passato, il Governo è intervenuto disponendo che la risarcibilità delle lesioni lievi sia condizionata ad accertamenti clinici e medico-legali obiettivi e strumentalmente assistiti. Un intervento che, secondo gli assicuratori va nella giusta direzione. Secondo le Compagnie, l’Ania (Assicurazioni) sta completando la formazione professionale sul territorio nazionale per diffondere presso medici legali fiduciari e liquidatori sinistri le linee guida per la corretta applicazione delle disposizioni.

A far discutere in queste ore è il recente Decreto sviluppo bis. Questa l’opinione delle Assicurazioni: se misure come l’unità di prevenzione per la lotta contro le frodi conferita di competenza all’Ivass, l’abolizione delle polizze Rca pluriennali e del tacito rinnovo, sono state positivamente accolte, a far discutere sono la norma che stabilisce la definizione di uno standard minimo di polizza e l’obbligo per le Compagnie di creare aree di consultazione su Internet. Ma è l’introduzione della libera collaborazione fra intermediari assicurativi che secondo le Compagnie rischia di far saltare il banco. Il provvedimento è entrato in vigore lo scorso 20 ottobre con validità 60 giorni. Giusto il tempo per permettere l’iter parlamentare di conversione del testo di legge nella sua stesura definitiva. Le Compagnie osservano come la concorrenza nella Rca non manchi: sono moltissime le Imprese che operano sul mercato con politiche di distribuzione e di prezzo fortemente differenziate che riflettono la diversa qualità del servizio offerto.

Sarà. Ma se la concorrenza già c’è, allora perché le tariffe sono schizzate alle stelle dal 1994 a oggi? Secondo le associazioni dei consumatori, viaggiamo attorno un +170% medio in Italia, con picchi irragionevoli al Sud Italia.

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