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Honda CB1100: "The ride worth waiting for" - VIDEO

Vi mostriamo il primo video ufficiale della CB1100

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Il 2013 sta arrivando velocemente e cresce l’attesa attorno ai modelli che più sono piaciuti allo scorso salone di Colonia.
Tra essi, non lo nascondiamo, una moto ci è piaciuta particolarmente, ed è la Honda CB1100, vintage naked che la casa dell’Ala dorata ha deciso di importare anche in Europa dopo un paio di stagioni di vendite sul mercato domestico.
La CB1100 ci è piaciuta perché è la prima giapponese ad imboccare con decisione la strada delle moto retrò, già tracciata da alcune rivali europee come Triumph, Ducati e Moto Guzzi. Anche ripercorrendo con attenzione i listini delle quattro sorelle del sol levante, non ritroviamo negli ultimi anni una vera replica di un modello che ha fatto furore a suo tempo. L’unica rivale che si è avvicinata a questo concetto è stata la Kawasaki, che anni fa commercializzava la bella ZRX1100, poi divenuta 1200 e, in tempi più recenti, la W650 poi diventata W800.
Quelle due moto però, erano diverse dalla CB1100 perché una, la ZRX 1200, aveva un look retrò, ma era spinta da un motore che derivava nientemeno che dalla ZX-12R, mentre le W 650 e 800 non hanno una progenitrice storica cui si ispirano, almeno non all’interno del marchio Kawasaki…

La Honda CB1100, invece, sembra uscita da una catena di montaggio a cavallo tra gli anni settanta e gli ottanta. Il motore ha dettagli che richiamano da vicino quelli delle mitiche Four che spadroneggiavano sulle strade di tutto il mondo e nelle gare per le derivate di serie, comprese le alettature di cilindri e testata che hanno funzione ovviamente tecnica ancor prima che estetica. Il motore da 90 cavalli del CB1100 è infatti raffreddato ad aria e olio, come un tempo, ma ha la necessaria alimentazione ad iniezione elettronica e gli ausili necessari a ottemperare le norme antinquinamento Euro 3. Guardando la moto, però, si nota come anche il catalizzatore sia stato convenientemente occultato alla vista assieme alla sonda lambda, in modo da non tradire la propria presenza.

Anche il resto dell’equipaggiamento è perfettamente in linea con la realizzazione retrò: il telaio doppia culla ha tubi di diametro contenuto, in modo da non ostentare una modernità forzata, e anche la sospensione anteriore ha gambali sufficientemente esili da ricordare quelli delle nude di trent’anni fa. Gli ammortizzatori sono cromati e lavorano su un forcellone che ha anche i medesimi cursori di quello di un tempo. Le ruote a dieci razze richiamano nel look quelle che composite delle CB900 Four di un tempo, e anche i freni usano colori e anodizzazioni poco vistose in modo da non saltare troppo agli occhi, visto che hanno una genesi decisamente moderna.

Beh, mentre aspettiamo di provare la nuova CB1100, visto che dovremo attendere fino all’arrivo del nuovo anno per testarla, vi mostriamo il primo video ufficiale realizzato dalla Honda, che centra bene l’obiettivo di far tornare al motociclista la voglia di attendere l’arrivo del weekend per inforcare l’amata due ruote.
In molti si staranno anche chiedendo quanto costerà la nuova retrò di Honda. Il prezzo non è ancora stato dichiarato, ma visto che questa moto costa in Giappone circa 1.071.000 yen (Abs incluso), che al cambio fanno circa 10.500 euro, c’è da attendersi un prezzo di vendita nel Bel Paese, tra i 10 e gli 11mila euro.

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