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Indennizzo diretto obbligatorio?

C'è un Disegno di Legge che vuole imporlo come unica strada possibile

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La storia dell’indennizzo diretto è grottesca. Nasce nel 2007 per abbassare le tariffe: vieni risarcito dal tuo assicuratore, e così calano le controversie legali (in teoria), con benefici per le tariffe Rca. A tutto vantaggio delle Assicurazioni, le quali danno il risarcimento ai clienti, aiutandoli nelle pratiche assicurative: il debitore che aiuta il creditore? Paradossale. Risultato: premi Rca alle stelle, frodi a tutto spiano. Nel frattempo, la Corte Costituzionale stabilisce che l’indennizzo è facoltativo. Di qui, il recente Disegno di Legge che vuole renderlo obbligatorio. Ma se questa procedura ha fatto solo "danni", perché allora renderla obbligatoria? Vediamo che cosa dicono i politici.

Il Disegno di Legge dunque mira a determinare un intervento risolutore in ordine ai principi di diritto. Nel caso di sinistro avvenuto tra i veicoli a motore per i quali vi sia obbligo di assicurazione, i conducenti dei veicoli coinvolti o, se persone diverse, i rispettivi proprietari, a prescindere dalle quote di responsabilità, sono tenuti a denunciare il sinistro alla propria Impresa. In caso di mancata presentazione della denuncia di sinistro si applica l’articolo 1915 del Codice Civile per l’omesso avviso di sinistro.

Dopodiché, l’Assicurazione ha l’obbligo di formalizzare la nomina del proprio fiduciario tecnico iscritto al ruolo nazionale dei periti assicurativi per l’espletamento delle operazioni peritali sul bene danneggiato, secondo i modi e termini stabiliti dalla legge.

Tutto obbligatorio. La vecchia regola che ti consentiva di agire contro l’Assicurazione del responsabile del sinistro (guarda caso la preferita dagli esperti di infortunistica stradale) va in soffitta. Un bel colpetto! Sì, ma per le Compagnie.

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