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CIM: lettera sui motovecoli "Euro1"

Da novembre sarà vietato l'accesso all'"Anello Ferroviario" di Roma

Moto - News: CIM: lettera sui motovecoli

Inquinamento. La Comunità Europea, giustamente, fissa dei limiti per la produzione dei mezzi, che devono risultare il meno inquinanti possibile. Ogni "Euro", prevede ulteriori "giri di chiave" sulle emissioni nocive. Siamo tutti d'accordo, l'inquinamento va trattato così come sta avvenendo. Ma c'è un però: non ci giriamo intorno, c'è crisi e quattrini per comprare una moto o uno scooter nuovo, non ce ne sono.

Che fare dunque, se si possiede una due ruote "anziana" (e pensare che la più giovane può avere appena 6 anni, visto che fino al 2004 le Euro1 potevano essere vendute...), e dunque "Euro1", quando i mezzi pubblici non raggiungono il posto di lavoro o casa nostra? Gli incentivi poi... non arrivano, e dunque? Forse i politici dimenticano che le due ruote creano meno traffico e impiegano la metà (se non di più) del tempo che serve ad un'auto per raggiungere un dato punto in città, soprattutto nelle Metropoli, dove difficilmente si sta meno di 30 minuti nel traffico. Dunque, la quattro ruote, seppur "pulita" come un autoveicolo a benzina Euro 5 o un diesel Euro 6, a conti fatti inquina di più. Una città come Roma è letteralmente invasa da moto e scooter, pendolari che utilizzano il proprio mezzo 365 giorni l'anno.

Da qui, nasce una lettera aperta, che Coordinamento Italiano Motociclisti, associazione per la tutela dei diritti degli utenti di motoveicoli, ha redatto sul problema della prossima interdizione alla circolazione nella zona "Anello Ferroviario" del comune di Roma, per i motoveicoli "Euro1". Questa, che vi alleghiamo sotto, è stata inviata al Sindaco di Roma ed ai gruppi consiliari del Comune di Roma.

"Oggetto: Utilizzo di moto e scooter 'Euro 1' nel centro urbano di Roma

Dal prossimo primo novembre 2012, per decisione dell'Amministrazione Comunale di Roma, i ciclomotori e i motoveicoli "Euro 1", senza distinzione alcuna tra due e quattro tempi, non potranno più entrare e circolare all'interno di quell'area della città di Roma denominata "Anello Ferroviario".

Andranno quindi a far compagnia degli "Euro 0", per i quali la zona era già "off limits", insieme agli autoveicoli a benzina "Euro 1" e a quelli diesel "Euro 2". Il provvedimento coinvolgerà anche i residenti nell'Anello Ferroviario. Dal divieto resteranno esentati solo i veicoli con contrassegno disabili e i mezzi a metano e gpl.

Tra auto e moto definite come 'Euro 1' c'è un abisso, ma evidentemente gli amministratori capitolini non ne tengono conto o non ne sono a conoscenza:
- le auto omologate come 'Euro 1' sono state le prime, a partire dal 1993, obbligate a montare il catalizzatore, e sono state commercializzate fino al 1997, con l'arrivo delle 'Euro 2';
- l'obbligo di rispettare la normativa 'Euro 1', per i motoveicoli, è entrato in vigore nel 1999, e questi sono stati commercializzati fino al 1° luglio 2004.

Con questa decisione, quindi, la Giunta Alemanno impedirà la circolazione di ciclomotori, moto e scooter che non hanno neppure dieci anni. Una scelta che il Coordinamento Italiano Motociclisti giudica assurda e sciagurata, l'ennesima dimostrazione, da parte della classe politica chiamata ad amministrare la Cosa Pubblica, di incapacità a comprendere le necessità e la vita di tutti i giorni di milioni di Cittadini alle prese con una crisi che ne riduce capacità di risparmio e possibilità di spesa.

Ricordiamo che un recente studio dell'Università belga di Leuven, ha dimostrato scientificamente che, nelle aree urbane, se il 10% degli automobilisti decidesse di usare un veicolo a due ruote (moto o scooter) gli ingorghi si ridurrebbero del 40%, limitando quindi drasticamente tempi di percorrenza, inquinamento, utilizzo degli spazi pubblici quali i parcheggi.

Grandi città europee, ad esempio Londra, o italiane, come Milano, per questo motivo hanno esentato moto e scooter dal pagamento del ticket per l'ingresso nei centri urbani.

La Giunta Comunale di Roma va controcorrente, punendo e disincentivando l'utilizzo dei veicoli a due ruote. Una scelta incomprensibile, punitiva, che creerà ovviamente più traffico ed inquinamento. E ancora più disparità tra chi ha la disponibilità di denaro per comprare un motoveicolo nuovo e chi dovrà definitivamente rinunciarvi. Per questi motivi, lo scrivente Coordinamento Italiano Motociclisti, chiede che venga data spiegazione in base a quale principio si ritenga che il blocco della circolazione dei motoveicoli Euro 1 possa portare dei benefici, e chiede inoltre l'immediata modifica di questa ordinanza lasciando la possibilità di circolazione ai motoveicoli Euro 1".

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