Altra stangata assicurativa per chi ha un veicolo: stavolta sotto forma non di rincari Rca ma di dimezzamenti dei risarcimenti post sinistro grave. Parliamo degli incidenti con oltre 9 punti d’invalidità percentuale, che riguardano anche i motociclisti, utenti deboli della strada, così esposti alle lesioni.
Infatti, il Decreto Balduzzi fissa quanto segue: "Il danno biologico conseguente all’attività dell’esercente della professione sanitaria è risarcito sulla base delle tabelle di cui agli articoli 138 e 139 del decreto legislativo 7 settembre 2005, numero 209, eventualmente integrate con la procedura di cui al comma 1 del predetto articolo 138 e sulla base dei criteri di cui ai citati articoli, per tener conto delle fattispecie da esse non previste, afferenti all’attività di cui al presente articolo". Il cuore dell’articolo del Decreto è il danno biologico (proprio quello che entra in gioco per le ferite gravi), ossia la lesione dell’integrità psicofisica di una persona.
Se per le lesioni da uno a nove, c’è una tabella unica, per quelle da 10 insù manca. Ed ecco il Decreto che spinge verso la tabella unica, concepita un paio d’anni fa da una commissione speciale. Il problema è che quella tabella unica dimezza i rimborsi delle lesioni gravi rispetto alla tabella del Tribunale milanese, nonostante la stessa Cassazione abbia sentenziato in materia, auspicando l’utilizzo delle tabelle meneghine.
Non c’è dubbio: trattasi dell’ennesima vittoria delle Assicurazioni, che con il dimezzamento delle lesioni gravi avranno un risparmio di milioni di euro l’anno. A perdere la battaglia (ma forse non la guerra) saranno le vittime della strada e i loro familiari.