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SBK: 2013 sabbatico per Hopkins

"Voglio poter dare il 100% quando corro, non essere cauto"

SBK: SBK: 2013 sabbatico per Hopkins

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John Hopkins si spezza ma non si piega. Al limite, si prende una pausa. Il prossimo anno, 'Hopper' metterà da parte la Superbike per recuperare da una sfortunata e lunga serie di infortuni che ne ha irrimediabilmente condizionato il rendimento in pista. Assente a Magny-Cours a causa di problemi all'anca iniziati con la caduta di Monza, il pilota residente in California aveva già subito l'amputazione dell'anulare destro alla fine di un calvario di problemi alla mano. Dopo ventinove operazioni in ventinove anni, è giunto il tempo di fermarsi. Per quanto, non si sa.

"Ho davvero faticato con l'anca dopo l'infortunio a Monza, e ora devo rimettermi in salute prima di pensare a tornare a correre – ha detto HopkinsNon volevo mettermi a disposizione del team Suzuki FIXI senza poter dare il 100%, quindi ho preso la giusta decisione anche se è stato difficile. Farò diversi esami in America, e poi deciderò che programma seguire".

Un epilogo amaro per quello che doveva essere il ritorno trionfale di Hopkins nel circus mondiale dopo alcuni anni bui e la rinascita (professionale e personale) coincisa con la partecipazione alla Superbike britannica. Forse, tuttavia, ci sarà tempo per scrivere un nuovo libro.

"Al momento l'infortunio si riflette su tutto ciò che faccio, sia a livello personale che agonistico. Se dovrò ricorrere ad una protesi, lo farò pur di tornare in salute ed in forma. Voglio ringraziare la squadra, che mi ha supportato e incoraggiato sapendo quello che stavo passando, oltre ovviamente ai tifosi. Ho ancora la passione ed il desiderio di correre contro i migliori, ma ogni volta che trovavo la giusta motivazione l'anca mi ricordava dolorosamente che dovevo essere cauto. E non è questo il modo di correre".

Il legame con Suzuki rimane comunque solido, con la Casa giapponese che ha lasciato una porta aperta al pilota.

"John deve consentire al suo corpo di recuperare, e liberare la mente dal dolore che gli infortuni gli hanno causato – ha detto il team manager Paul Denning Se alla fine si sentirà motivato per tornare a correre, sa che deve solo fare una chiamata e avremo una moto in pista pronta per lui da provare. Spero che il 2013 per lui sia l'inizio di un grande futuro".

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