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Nuova BMW R 1200GS 2013

Presentata a Intermot: 125 CV, motore raffreddato aria/acqua tanta elettronica e ruote maggiorate

Moto - News: Nuova BMW R 1200GS 2013

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Tutti l’aspettavano da tempo ed è arrivata. Spiata da oltre un anno, ecco una delle moto più attese del 2013, la BMW R 1200 GS. Già il nome costituisce la prima "novità": da molti ipotizzata come 1300, da altri come 1250, la nuova BMW ha invece mantenuto a sorpresa quella sigla che è una certezza ormai da nove anni: R 1200 GS. Ciò significa che anche la cilindrata è rimasta la stessa, sebbene il motore sia nuovo dalla prima all’ultima vite. Parlare di novità sulla GS 2013, però, è del tutto errato, perché la moto è stata completamente rifatta da capo a piedi e mantiene in comune con la precedente pressoché nulla, ma andiamo per ordine. Il prezzo: costa 15.650 euro, come sempre chiavi in mano e primo tagliando incluso. La data di arrivo in concessionaria è fissata al 2 Marzo 2013.

MOTORE: ARRIVA L’ACQUA, RESTA L’ARIA
La questione più dibattuta sulla nuova R1200GS nel corso di tutto il 2012 sui magazine e sui forum è stata sicuramente la diatriba sulla presenza o meno del raffreddamento a liquido. C’era chi sosteneva che il motore sarebbe stato ad aria (noi per primi…), e c’era chi giurava che sarebbe stato a liquido. Beh, in fin dei conti avevamo tutti ragione, sì perché la BMW ha deciso di adottare un sistema misto aria/acqua, tenendo fede alla tradizione da un lato, e andando incontro alla tecnologia dall’altro. Volendo per forza dimostrare di averci visto bene, possiamo dire che il motore è ancora raffreddato più ad aria che ad acqua, visto che BMW dichiara che è raffreddato ad aria per il 65% e solo per il 35% a liquido, dato che esso lambisce solo le teste e una parte dei cilindri (le percentuali precedenti erano 78% aria, 22% olio). Così facendo è stato possibile utilizzare due radiatori molto piccoli, accuratamente nascosti sotto le carenature, e di mantenere l’incremento di peso in soli 2,7 kg.

Il layout del motore è completamente nuovo: i carter sono stati ridisegnati per consentire lo spostamento del paralever sul lato sinistro, soluzione scelta per due motivi: il primo è di carattere pratico e serve ad evitare che pilota e passeggero si scottino nel salire in moto, e il secondo puramente estetico ed è volto a lasciare esposta alla vista la ruota posteriore quando la moto è sul cavalletto. Ciò ha portato con sé tutta una serie di modifiche molto rilevanti: per la prima volta, infatti, BMW ha deciso di integrare il cambio nei carter di un motore boxer, e di conseguenza anche la frizione è in bagno d’olio. Ma non basta perché la ben nota frizione monodisco a secco è stata sostituita da una classica multidisco in bagno d’olio con otto dischi d’attrito e, ovviamente, anche il cambio è del tutto nuovo. Adottando una frizione multidisco, inoltre, ha permesso alla BMW di adottare un sistema antisaltellamento, di difficile realizzazione con una frizione monodisco. Questo layout ha consentito un risparmio di componenti prima destinati all’unione di motore e cambio e quindi di massa. Ma non basta, perché ridisegnando il basamento gli ingegneri BMW hanno approfittato per integrare nei carter motore anche i cilindri, rendendo il tutto molto più rigido.

Passando alle caratteristiche tecniche, ritroviamo le stesse misure vitali di 101,0 x 73,0 mm che quindi ripropongono la medesima cilindrata di 1.170 cc. La potenza dichiarata è ora di 125 CV a 7.700 giri/min, con una coppia massima di 125 Nm a 6.500 giri/min. Le testate sono completamente nuove e hanno l’aspirazione rivolta verso l’alto (prima era posteriore), e lo scarico in basso. Questa modifica ha consentito di disegnare condotti di aspirazione più rettilinei e simmetrici e soprattutto non afflitti dalla vicinanza con le catene della distribuzione. Quest’ultima è comandata, appunto a catena, ma mentre in passato la catena azionava direttamente gli alberi a camme, ora agisce su una ruota folle su cui ingranano a loro volta gli alberi a camme. Va da sé che adesso, con le teste "ruotate" gli alberi a camme tornano ad essere convenzionali e quindi ciascuno aziona le due valvole che gli competono, mentre prima ognuno muoveva una valvola di aspirazione e una di scarico.

E’ stata abbandonata la configurazione radiale per le valvole, che ora sono inclinate tra loro di un angolo di 18 gradi. Sono cresciute nel diametro di 1 mm ognuna, e quindi quelle di aspirazione misurano ora ben 40 mm, e quelle di scarico 34 mm. Il rapporto di compressione è passato da 12,0:1 a 12,5:1. Per consentire al motore di girare più allegramente verso regimi alti, è stato ridisegnato l’albero motore che ha ora perni di banco più piccoli (passati da 60 a 55 mm) e perni di biella più stretti ma cresciuti nel diametro da 48 a 50 mm. Passando alla parte elettronica, ritroviamo il sistema di alimentazione Bosch BMS-X, dotato ora di comando gas ride by wire e corpi farfallati cresciuti a 52 mm. Il ride by wire consente alla R 1200 GS di avere in optional il cruise control, e di scegliere fino a 5 diverse mappature motore (optional).

CICLISTICA: TELAIO UNICO
Un’altra novità importante della R 1200 GS 2013 arriva dal telaio. La struttura tubolare in acciaio non è più suddivisa in due parti con il motore in funzione al 100% portante, ma è un traliccio unico che unisce il supporto del cannotto di sterzo al perno del forcellone. Alla struttura, poi, è avvitato il telaietto posteriore, che prima era saldato. Le sospensioni sono del tutto nuove: il Telelever è stato rivisto ed ha ora il braccio orizzontale più rigido ma steli più piccoli (passati da 41 a 37 mm per far spazio ai radiatori). Il Paralever è anch’esso del tutto nuovo ed è più lungo del precedente poiché l’aver integrato il cambio nel basamento ha compattato notevolmente il propulsore.

Sono nuovi anche i freni e le ruote: i primi hanno dischi da 305 mm con pinze radiali monoblocco Brembo all’anteriore e un disco da 276 mm con pinza flottante a due pistoni. L’ABS Integral di BMW è offerto, ovviamente, di serie. I cerchi ruota sono nuovi: il design a cinque razze ha lasciato il posto a quello a dieci razze adottato dalla quasi totalità delle moto BMW e nuove sono le gomme: davanti c’è un inedito 120/70 x 19" mentre al retrotreno troviamo un più stradale 170/60 x 17". Il peso della nuova R 1200 GS è dichiarato in 238 kg in ordine di marcia e l’altezza della sella è regolabile a 850 o 870 mm da terra.

SOSPENSIONI: DYNAMIC ESA
La Casa che per prima ha introdotto la regolazione elettronica delle sospensioni rilancia sul piatto con il Dynamic Esa, l’impianto di controllo semiattivo della frenatura idraulica. Presentato in veste prototipale a Monaco nel 2011 durante l’Innovation Day è ora pronto per andare in produzione e sarà disponibile in optional sul GS. Torneremo presto sull’argomento Dynamic Esa non appena la moto sarà disponibile per un test.

CINQUE MODALITA’ DI GUIDA
La febbre da Riding Mode sta contagiando anche il produttore tedesco. Sulla R 1200 GS è possibile acquistare in optional la possibilità di scegliere tra ben cinque modalità di guida. Il sistema si occupa di integrare le regolazioni di ABS, ASC, mappatura motore e Dynamic ESA a piacimento, scegliendo tra cinque impostazioni (in totale sono tre per il ride by wire, tre per l’ABS e quattro per l’ASC). Le modalità tra cui scegliere sono: Road, Dynamic, Rain, Enduro e Enduro Pro, anche su queste torneremo al più presto appena sarà possibile provare la moto.

ERGONOMIA E COMFORT

Il processo di rinnovamento della R 1200 GS non ha dimenticato, ovviamente, tutti quegli aspetti che fanno da sempre una BMW una moto perfetta per viaggiare. Il cupolino è stato ridisegnato ed è ora regolabile anche in movimento visto che è previsto un solo pomello di bloccaggio. Il cruscotto è completamente rinnovato e i comandi sono quelli della serie "nuova" di BMW. In particolare chi sceglierà di acquistare il navigatore satellitare BMW potrà disporre del multi controller fissato al manubrio, che permetterà di gestire il navigatore senza staccare le mani dal manubrio.
Di ultima generazione è anche il faro anteriore, che ora dispone di una fascia a led attorno all’anabbagliante e della possibilità di acquistare in optional anche il faro anabbagliante a Led.

PACCHETTI OPTIONAL

Diversi i pacchetti in optional. L’Enduro ASC, comprensivo di selettore per le mappature motore costa 350 euro. Il Dynamic Esa, che si può avere solo se si acquista anche l’Asc, costa 790 euro. Lo scarico cromato costa 105 euro, l’assetto ribassato 195 euro, le manopole riscaldabili 205 euro. Per migliorare il comfort di guida è disponibile il cruise control a 355 euro, mentre i paramani costano 85 euro e il controllo pressione pneumatici 225 euro. L’antifurto elettronico viene commercializzato a 225 euro e i bei cerchi a raggi costano 385 euro.

Se volete risparmiare un po’ sull’acquisto degli optional ci sono i consueti "pacchetti": il Comfort comprende scarico cromato, manopole riscaldabili, RDC, paramani, frecce a Led e costa 610 euro, con un vantaggio del 15% sul prezzo dei singoli accessori. Il Pacchetto Active comprende l’Enduro ASC, le luci diurne a led (non acquistabili da sole) e il cruise control e costa 910 euro. L’ultimo e più ricco è il Pacchetto Dynamic che costa 2.410 euro e comprende: Enduro ASC, Dynamic Esa, luci diurne a Led (posizioni), fanale a Led (luce anabbagliante), computer di bordo, predisposizione navigatore e multicontroller e cruise control. (in buona sostanza il Pacchetto Active è compreso all’interno del Dynamic).

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