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Kawasaki: una Z800 cattivissima!

INTERMOT COLONIA Linee ancora più dure e spigolose per la nuova Zeta

Moto - News: Kawasaki: una Z800 cattivissima!

Era una delle novità più attese (e, ad onor del vero, in questo salone ce ne sono parecchie) dell'Intermot 2012, ed ora, dopo le foto in anteprima di qualche settimana fa, possiamo finalmente mostrarvi la nuova Kawasaki Z800.

ANCORA PIU' CATTIVA - Chi ha circa trent'anni, ricorderà alla perfezione, e con un sorriso sul viso, i vecchi cartoni animati giapponesi costellati di robot spigolosi, duri, ma allo stesso tempo filanti e ipertecnologici (per i più giovani, vanno benissimo anche i Transoformers). Ad Akashi evidentemente si sono ispirati a tali manga, rendendo la nuova Z800 una moto dal carattere forte, spigoloso e aggressivo. La moto è caricata molto sull'anteriore e, di contro, il codino posteriore - ovviamente spigoloso - sembra mirare verso l'alto.

Data questa impostazione, il fanale anteriore risulta più schiacciato al centro. Il serbatoio invece, ricorda da vicino il mondo off-road, con i fianchetti molto simili a quanto visto finora su moto da Enduro. Il carattere da mangia-tornanti, ha portato ad una rivisitazione del posizionamento delle pedane - ora dotate di cover in metallo - per pilota e passeggero. Conseguentemente, nuova la posizione del manubrio - più bassa e caricata - ma grazie a dei risers più alti, la posizione rimane simile alla sua progenitrice Z750. In una moto imponente, rude e dura, anche il silenziatore deve fare la sua parte (discorso sulle emissioni a prescindere): nella Z800 infatti, lo scarico si mostra ancora più grande e imponente.

Capitolo strumentazione: tre schermi LCD, con al centro il contagiri, mentre ai lati, ecco presenti il tachimetro, la temperatura del motore, il totale e due parziali e le nuove indicazioni inerenti il consumo: indicatore della benzina, km restanti da poter percorrere e l'Economic Riding Indicator. Tre le colorazioni disponibili: Candy Flat Blazed Green / Metallic Spark Black, Pearl Stardust White / Metallic Spark Black e Flat Ebony / Metallic Spark Black.

CICLISTICA MIGLIORATA - Il telaio della nuova Z800 è un monotrave tubolare in acciaio ad alta resistenza. Ovviamente la base di partenza è stato l'esemplare montato sulla Z750R, con in aggiunta due traverse laterali di rinforzo. Allungato invece il forcellone che passa dai 560 ai 572mm. Per quanto concerne il comparto forcelle, troviamo una Kayaba a steli rovesciati da 41mm con una taratura rivista rispetto al passato, ma comunque regolabile in precarico ed estensione.

Il mono posteriore Kayaba - regolabile in precarico ed estensione - è stato invece posizionato 20mm più a sinistra rispetto alla moto. La soluzione è stata approntata per offrire maggior spazio al silenziatore, cercando così un miglior bilanciamento del mezzo. Capitolo freni: 310mm i dischi a margherita, con pinze a quattro pistoncini contrapposti. Presente anche - come optional - l'ABS fornito dalla Nissin.

Abbiamo parlato prima dell'estetica del terminale. Tecnicamente, i collettori sono stati allungati, e uniti seguendo lo schema 1-4 e 2-3. La scelta è ricaduta in questa soluzione per ottenere migliori prestazioni ai bassi e medi regimi (trattandosi di una moto dalla vocazione stradale, si è cercato di offrire la potenza fin da subito, non solo in alto come è consono per una moto da pista). Coerentemente e conseguentemente è stata accorciata invece la trasmissione finale con una corona che passa da 43 a 35 denti. Rivisto nei materiali anche il cambio per offrire una maggiore affidabilità.

MOTORE POMPATO - La vera novità di questo modello è però il motore. Dai 749cc del modello precedente, ora si passa a 806cc, con un alesaggio maggiorato, passato da 50,9 mm a 71mm. L'intervento di "pompaggio" ha permesso un aumento sostanziale della coppia ai regimi medio-bassi. Il propulsore rimane il quattro in linea 16 valvole DOHC con alimentazione a iniezione elettroniche, con corpi farfallati ora da 34 mm. Modifiche anche per i cornetti di aspirazione: quelli dei cilindri n.1 e n.4 sono più corti, mentre quelli dei cilindri 2 e 3 più lunghi, mentre precedentemente tutti i cornetti erano della stessa lunghezza.

I cilindri sono in alluminio pressofuso con canne riportate, e di tipo open-deck. Il vantaggio rispetto a quanto fatto precedentemente- in termini di peso - è di un chilogrammo. Più grandi i pistoni, ma anche più bassi (40,2 mm). L'albero a gomiti ha dei perni di manovella più grandi di mezzo millimetro per poter supportare meglio la maggior potenza. Nuova anche la catena di distribuzione, con maglie più piccole. Infine, anche la camera di combustione ha subito modifiche. Ora si presenta con nuovi materiali per resistere maggiormente al calore.

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